DA ROMA. Il vicepresidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Pasquale Lampugnale presenta alla Camera dei Deputati il rapporto sulle aree interne
Introducendo la discussione Lampugnale spiega: "L' occasione è importante perché siamo in concomitanza con la discussione sulla nuova strategia delle aree interne, e dunque il rapporto è utile per analizzare le istanze utili a questi territori. Abbiamo sintetitazzatobil discorso in dieci punti strategici per le aree interne. Abbiamo risorse naturali che servono per sviluppare la transizione ecologica. Dobbiamo superare la vecchia strategia delle aree interne: va ampliato il numero di comuni. Ci siamo concentrati troppo sui servizi: salute, scuola, mobilità, ma è assente il tema investimenti. Bisogna lavorare per sviluppare meglio la mobilità interna, con la logistica. C'è bisogno anche di aiuti alle imprese, in tema di fiscalità: oggi con la zes unica dobbiamo evitare che le aziende possano decidere di insediarsi solo nelle aree urbane importanti: servono incentivi importanti a chi si insedia nelle aree interne. Poi c'è il tema della sburoctatizzazione: vista la grande presenza di microimprese, anche la regione Campania deve intervenire favorendo le aggregazioni. In più dobbiamo favorire l' infrastrutturazione del territorio per essere attrattivo e favorire rinnovabili ed economia circolare: abbiamo una gran presenza di eolico, possiamo investire sul biometano e sulle comunità energetiche. "
Il rettore Canfora: "Processo che nasce dall' ascolto dei territori . Su questa strategia vorremmo aggregare forze. Le nostre sono aree di grossi problemi ma anche di grosse opportunità. Il primo problema è quello demografico. Però Oggi le aree interne hanno la più alta percentuale di aree protette, che possono diventare volano di sviluppo per i territori. Territori vocati alla transizione verde . Come si fa a valorizzare queste potenzialità? Invertendo l' ottica con cui si guarda allo sviluppo: smettere di pensare che abbiamo un problema da risolvere ma pensare che abbiamo una opportunità da cogliere. Abbiamo un problema di lavoro ma anche di imprese che faticano a trovare manodopera. Abbiamo territori che viaggiano verso la desertificazione e territori come le aree costiere che hanno problemi di sovrapopolazione. Va ripensato lo sviluppo del paese".
Il presidente della commissione aree interne della Regione Campania Cammarano: "Esperimento di collaborazione interistituzionale continuerà, ascoltando i territori come abbiamo fatto finora. Il tema aree interne è complesso, la Campana per prima ha istituito la commissione. Volevamo se ne parlasse per capire quale sia il nuovo paradigma delle aree interne. Io vengo da un' area interna, non si può tornare al passato ma si può creare un nuovo modello".
Il presidente dell' intergruppo parlamentare Sviluppo Sud Alessandro Caramiello: "Oggi in intergruppo ci sono 51 parlamentari di tutte le forze politiche. Se si fa sintesi si porta a casa qualcosa di buono per il Meridione. Obiettivo con cabina di regia zes è capire come aiutare a investire a sud e in particolare nelle aree interne. Bisogna ragionare con le imprese per creare posti di lavoro e lasciare eccellenze sul territorio. Stiamo ragionando anche su questione Vesuvio: c'è proposta di legge che, in caso di eruzione, prevedrebbe di ripopolare aree interne piuttosto che andare al Nord come previsto ora. Un progetto che sarà presentato a Villa Campolieto. Va cambiato il paradigma".
L' onorevole Stefano Graziano del PD: "un paese cresce se cresce la parte più debole del paese. Aree interne straordinaria opportunità e risorse che dobbiamo valorizzare. Dobbiamo immaginare quel serbatoio come un' area dove la mano umana non ha danneggiato come altrove e dove si può creare uno sviluppo. Serve condizione rafforzativa , altrimenti generazioni se ne vanno. Bisogna lavorare sul dato infrastrutturale, non è possibile che nelle aree interne non c'è la possibilità della digitalizzazione. Questo per quanto attiene al dato materiale, poi c'è anche l' immateriale. Non va fatta una questione di bandiera politica, chiarendo quali siano le reali potenzialità delle zes. Abbiamo ridotto otto zes in un' unica Zes. Impensabile che su stazione Afragola non ci sia collegamento con autostrada, né con città capoluogo. Se nelle aree interne qualità vita più alta non si può poi procedere con dimensionamento, depauperamento sanità e eventi del genere".