Agazzi all'Ascoli, trattativa in embrione

Non è una cessione semplice, ma può arrivare la richiesta giusta

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Benevento.  

Si dice spesso che il girone di ritorno di qualsiasi campionato di calcio sia “tout court” un nuovo campionato. C'è il mercato che la farà da padrone per tutto il mese di gennaio e, state certi, che al di là delle casse societarie più o meno al verde da parte di tutti, nessuno resterà completamente alla finestra. Non fosse altro che per non dare vantaggi alle concorrenti.

La finestra invernale di contrattazioni viene anche detta “mercato di riparazione”. Un'etichetta che la dice lunga su chi ne abbia veramente bisogno. Ci sono squadre che hanno deluso, altre che hanno individuato delle carenze e tutti sognano di poterle colmare con qualche acquisto azzeccato a gennaio. 

Appare evidente che il Benevento, con il suo primato in classifica, non abbia nulla da “riparare”, magari solo da “ottimizzare” quelle risorse che sono state per lo più utilizzate in minima parte, cedendo dunque qualche elemento impiegato quasi mai e prendendone qualche altro che possa dare una spinta in più all'organico. Più facile a dirsi che a farsi. Ma provarci è legittimo. 

Il nome più gettonato in questi ultimi giorni del 2024 è il bravo Davide Agazzi, che si allena sempre con grande abnegazione, che ha doti tecniche non comuni, ma che non è considerato “funzionale” al progetto tecnico-tattico della squadra giallorossa. La squadra a cui è stato accostato è l'Ascoli. Ma si ha l'impressione che nelle Marche vogliano quantomeno tergiversare un po'. Si dice che a centrocampo Di Carlo si aspetti un elemento fi una certa fisicità (non come Agazzi, dunque). Per di più a far da ostacolo c'è l'ingaggio del giocatore di Trescore, che l'Ascoli vorrebbe condividere con il Benevento. Insomma, la cosa più importante finora è che, considerata la volontà di cederlo da parte della squadra giallorossa, sia cominciato a girare il suo nome. Come dire che qualche estimatore uscirà fuori. In lista di attesa ci sono anche un paio di giovani poco utilizzati, che la società potrebbe decidere di mandare a giocare. Innanzitutto Carfora, classe 2006, già qualche esperienza in B e una crescita che non può rimanere solo nell'ambito delle sedute di allenamento. Insieme a lui potrebbe andare inn prestito anche il mancino Sena, che per il momento è chiuso nel ruolo di esterno mancino, da Ferrara e Viscardi.

Nella foto il giovane Francesco Pio Sena