Si è visto piombare in casa la Squadra mobile, che lo ha denunciato dopo avergli sequestrato i botti illegali che deteneva. Ventuno artifizi esplodenti, acquistati attraverso Telegram , ad un prezzo di 20 euro per ciascun pezzo, da un 24enne di Sant'Angelo a Cupolo. Non l'unico ad aver fatto altrettanto in tutta Italia, dove sarebbero state 150 le persone che avrebbe sborsato una somma di denaro per accaparrarsi prodotti non riconosciuti e non classificati dal Ministero.
L'intervento degli agenti del vicequestore Flavio Tranquillo è scattato dopo una segnalazione giunta dalla Questura di Torino che faceva riferimento, appunto, ad una lista di acquirenti: tra loro il 24enne, al quale hanno fatto visita. Rinvenuti botti con le diciture 'Virus 100', Gladiator', New pitbull' e New rambo', ai quali sono stati apposti i sigilli. Difeso dall'avvocato Mario Tomasiello, il 24enne avrebbe sostenuto che era sua intenzione spararli nella notte di Capodanno: per lui, come detto, la denuncia per il possesso di materiale del peso complessivo di due chili e mezzo.