Ha reagito come raramente accade. Ma accade. Il clima oppressivo da parte del regime degli ayatollah è diffuso e capillare in tutto l'Iran grazie a due potenti componenti: i mullah e la polizia morale. Guardiani di una condotta particolarmente brutale nei confronti delle donne, costrette al mutismo, al velo e a tutta una serie di regole dettate dal corano interpretato in modo estremo.
L'episodio è accaduto presso l'aeroporto di Teheran. Lei andava in giro nel gate senza indossare il velo. Puntualmente è stata rimproverata dal mullah incontrato in sala d'aspetto. Lei, la ragazza, ha reagito come raramente accade. Ma accade. Gli ha strappato dalla testa il turbante (in realtà si chiama cufìah) e dopo averlo sciolto si è coperta il capo. Non ha mancato di tornare dal religioso sfidandolo. Ha gridato molte cose. Non parole dolci. Ma poi, e non si vede nel filmato, la giovane è crollata in una disperata crisi di nervi, vinta da regole che non le appartengono ma che, purtroppo, segnano la vita di tutte le donne iraniane. Avrà conseguenze?
Certamente. Ma la sua ribellione resterà memorabile.