Coltellate, silenzio e un valigione: la fine atroce di Ilaria Sula

Scomparsa il 25 marzo, la giovane studentessa umbra è stata trovata morta in un bosco a Poli

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Il corpo della 22enne, iscritta a Statistica alla Sapienza, è stato rinvenuto chiuso in una valigia e gettato in un dirupo nei pressi di Tivoli. L’ex fidanzato, un ragazzo di 23 anni di origine filippina, è stato fermato con l’accusa di omicidio.

Era lunedì 25 marzo quando Ilaria Sula, 22 anni, è uscita dalla casa in zona Furio Camillo dove viveva con alcune coinquiline. Non aveva preso con sé il trucco, segno che non aveva intenzione di assentarsi a lungo. Da quel momento, il silenzio. Le coinquiline, insospettite dalla sua assenza, hanno provato a contattarla: l’ultimo accesso su WhatsApp risaliva al giorno successivo, mercoledì 26 marzo. Poi, il nulla.

I genitori, avvertiti subito, hanno sporto denuncia. Le ricerche sono iniziate, coinvolgendo la comunità studentesca della Sapienza, dove Ilaria frequentava la triennale in Statistica. Per giorni, amici, compagni di corso e professori hanno sperato in una fuga volontaria o in un malinteso. Ma la verità era ben più atroce.


Il ritrovamento nel bosco

Il cadavere di Ilaria è stato rinvenuto il 2 aprile dagli agenti della Squadra Mobile e del commissariato San Lorenzo in una zona boscosa nei pressi di Poli, vicino Tivoli. Era nascosto in un grosso valigione, gettato in un dirupo. Sul corpo, evidenti ferite da arma da taglio.

Immediatamente è scattato il fermo per l’ex fidanzato, un 23enne di origine filippina. I due avevano interrotto la loro relazione da circa un mese. È stato identificato come principale sospettato grazie all’analisi dei tabulati telefonici: pare avesse utilizzato il cellulare della ragazza per simulare attività social, postando storie su Instagram e cercando di confondere le acque.


Un delitto brutale

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini della Procura di Roma, Ilaria sarebbe stata uccisa nell’appartamento dell’ex, in via Homs, nel quartiere Africano. Lì sarebbe stata colpita a morte con un coltello, poi chiusa in una valigia e trasportata fuori città, fino alla zona boscosa di Poli.

Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio del delitto, ma intanto è scattata l’accusa formale di omicidio volontario e occultamento di cadavere.


Lo strazio della comunità accademica

Sconvolgente la reazione del mondo universitario. “Un atroce e brutale femminicidio che ci lascia senza parole e con il cuore spezzato”, ha scritto la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni. “Ci stringiamo alla famiglia e ai suoi affetti più cari. L’intera comunità studentesca si era unita nella speranza di un ritorno”.

Nei prossimi giorni sono previste iniziative commemorative e una veglia in ricordo di Ilaria. La vicenda ha riacceso il dibattito sul femminicidio e sulla necessità di strumenti più incisivi di prevenzione, in particolare tra i giovani.


Femminicidi in Italia: numeri che urlano

Secondo gli ultimi dati del Viminale, in Italia continua l’escalation dei femminicidi: nel 2024 sono stati 120, in netta crescita rispetto all’anno precedente. La metà degli omicidi avviene in ambito relazionale o familiare. L’assassino è spesso l’ex partner.

Nel caso di Ilaria, a impressionare è la freddezza dell’esecuzione: l'occultamento del corpo, il tentativo di depistaggio tramite i social, l’apparente premeditazione. Ancora una volta, una giovane donna è stata privata del futuro da chi diceva di amarla.