"Comunione e sobrietà sono valori importanti per la nostra vita cristiana e per il nostro apostolato, valori indispensabili per una Chiesa veramente missionaria, a tutti i livelli". E' quanto ha sottolineato Papa Francesco introducendo l'Angelus. Il Pontefice ha precisato che il Vangelo "non si annuncia da soli, si annuncia insieme come comunità, per questo è importante saper custodire la sobrietà: saper essere sobri nell'uso delle cose, condividendo le risorse, le capacità e i doni". , e facendo meno del superfluo, per essere liberi. Il superfluo ti fa schiavo". Sobrio "perche' tutti abbiano cio' che serve a vivere in modo dignitoso e a contribuire attivamente alla missione; e poi essere sobri nei pensieri e nei sentimenti, abbandonando le proprie visioni parziali, i preconcetti e le rigidita' che, come bagagli inutili, appesantiscono e intralciamo il cammino, per favorire invece il confronto e l'ascolto, e rendere cosi' piu' efficace la testimonianza".
"Pensiamo ad esempio - ha proseguito Francesco - a cosa succede nelle nostre famiglie o nelle nostre comunità: quando ci si accontenta del necessario, anche con poco, con l'aiuto di Dio, si riesce ad andare avanti e ad andare d'accordo , condividendo quello che c'è, rinunciando a tutto e sostenendo la vicenda. E questo è già un annuncio missionario, prima e più ancora delle parole, perché incarna la bellezza del messaggio di Gesù nella concretezza della vita Una famiglia o una comunità che vive in questo modo, infatti, creano attorno a sé un ambiente ricco d'amore, in cui è più facile aprirsi alla fede e alla novità del Vangelo, e da cui si riparte meglio. , più sereni". "Se al contrario ognuno va per conto suo, se ciò che conta sono solo le cose - che non bastano mai -, se non ci si ascolta, se prevalgono l'individualismo e l'invidia". "Ma l'invidia è una cosa mortale, un veleno", ha aggiunto un braccio. "L'aria si fa pesante, la vita difficile, e gli incontri diventano più occasione di inquietudine, di tristezza e di scoraggiamento che di gioia", ha concluso.