Per valutare e richiedere un prestito veloce oggigiorno è possibile rivolgersi direttamente alla rete, visto che sono sempre più numerosi gli istituti di credito che mettono a disposizione anche sul web i propri prodotti finanziari. Sempre più utenti ricercano tali servizi per prestiti personali, finalizzati e non, e anche per la cessione del quinto su stipendio o pensione.
A prescindere dal tipo di finanziamento, in fase di scelta vanno valutati elementi quali il TAN e il TAEG, le spese accessorie, nonché la durata del piano di ammortamento, da poter modulare anche a seconda delle proprie esigenze.
Al giorno d’oggi per ottenere un prestito online è possibile rivolgersi a portali specializzati come Facile.it, che permette di verificare la fattibilità in pochi click, nonché di mettere a confronto le proposte più interessanti disponibili sul mercato creditizio.
Cosa valutare in fase di richiesta del prestito
Quando si ricerca un prestito online, occorre innanzitutto valutare l'entità della cifra richiesta e se l'istituto di credito la prevede, in secondo luogo è fondamentale il piano di ammortamento.
Il TAN e il TAEG sono altri punti cardine che già online si possono verificare prima di effettuare una scelta. Il Tasso Annuo Nominale, nello specifico, indica il tasso d'interesse nei 12 mesi della cifra richiesta; il Tasso Annuo Effettivo Globale, invece, include tutte le spese accessorie. Di solito, questi due parametri vengono espressi in percentuali che possono andare dal 4% all'8%, anche se esistono variazioni tra i vari istituti di credito.
In linea di massima, i prestiti per avere liquidità, consolidare altri prestiti o per qualunque altra necessità, si possono richiedere se si ha un'età compresa tra 18 e 75 anni e vi sono variazioni rispetto alla tipologia.
Tipi di prestito e istituti di credito
Un prestito personale può essere finalizzato oppure no: nel primo caso, occorre indicare proprio il fine ultimo per cui lo si sta richiedendo. Il che include l'acquisto di un'auto nuova, di elettrodomestici, la ristrutturazione di una casa, delle spese mediche e persino cerimonie importanti come un matrimonio.
Nel secondo caso, questa necessità decade. Ovviamente, per rientrare nella possibilità di ricevere prestiti, specie se di una certa entità, occorre comunicare la propria professione e trasmettere eventualmente una busta paga, senza tralasciare la tipologia di contratto con cui si è inquadrati. Oltre al reddito dimostrabile, bisogna anche comunicare un numero di conto corrente del quale si è titolari.
L'istituto di credito si può comunque riservare, a seguito della richiesta, di prendere del tempo al fine di verificare la posizione creditizia del soggetto, se è mai stato protestato o sia incorso in situazioni che lo rendono incompatibile con la richiesta. In particolar modo, può verificare la situazione tramite il CRIF, che consente la trasparenza da ambo le parti.
La cessione del quinto, invece, è una forma di prestito che prevede che la restituzione del prestito venga effettuata in maniera automatica dalla busta paga o dalla pensione: è rivolta, quindi, sia a dipendenti e lavoratori, che a pensionati.
In particolar modo, viene proprio trattenuta una cifra pari a un quinto della somma mensile, anche se in alcuni casi si può arrivare a due quinti (circa il 40%) sul totale. L'età ultima per richiedere la cessione del quinto per i dipendenti è di 63 anni e occorre calcolare che, al termine del contratto, non si siano superati i 90. La durata canonica massima di questi prestiti non supera, comunque, i 10 anni.
Tra gli istituti di credito più gettonati e noti del mercato, occorre ricordare realtà quali Agos, Sella personal credit, Compass e Findomestic, che propongono soluzioni diversificate e convenienti a seconda delle esigenze, anche procedendo online.