Nordio scarcera Abedini, il patto per liberare Sala si è compiuto

Per i dissidenti iraniani rifugiati in Italia si tratta della resa di fronte al regime dell'Iran

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L'ingegnere è un uomo libero e può tornare a casa: gli Usa lo ritengono colpevole della morte di tre soldati

"La decisone presa dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ci ha felicemente sorpresi - si legge in una nota del legale - Da giurista e da avvocato, sono molto contento delle motivazioni addotte a sostegno della richiesta di revoca delle custodia cautelare, poiché si sposa con quanto sostenuto sin dall'inizio in merito all'assenza dei presupposti per l'estradizione ma soprattutto per l'attenzione data al valore fondamentale della libertà personale alla luce dei principi costituzionali!". "Ora il mio cliente è persona libera e potrà riprendere a sorridere e sperare. Mi ha sempre ripetuto che lui credeva e aveva fiducia nella giustizia. - sono le poche righe in un messaggio Whatsapp - Oggi questa sua fiducia, questa nostra fiducia ha trovato un riscontro effettivo". "Da ultimo, - conclude l'avvocato De Francesco - sento anche a nome del mio cliente di ringraziare tutti coloro che nel silenzio e con grande delicatezza hanno sostenuto questo nostro percorso e hanno accompagnato ogni nostro passo con la preghiera".

Per il Ministero della Giustizia "non è emerso alcun elemento sulle accuse a lui rivolte. Quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di 'associazione a delinquere per fornire supporto materiale ad una organizzazione terroristica con conseguente morte' e di fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale ad una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte, nessun elemento risulta ad oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari".

È quanto fa sapere il ministro Nordio in una nota in merito alla richiesta depositata alla Corte di Appello di Milano sulla revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedini Najafabadi Mohammad. 

"Schiaffo di Meloni a Biden: liberato Abedini, accusato della morte di tre soldati americani e ricercato dagli Stati Uniti. L'Italia ha ceduto ai ricatti terroristici di Teheran". Così in una nota Davood Karimi, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia, che "condanna fermamente la liberazione di Abedini, arrestato all'aeroporto di Milano dietro un mandato di cattura internazionale emesso da parte della magistratura americana. Ennesimo atto di sottomissione europea ai ricatti terroristici degli ayatollah che da oltre 40 anni hanno preso in ostaggio il popolo iraniano, e non solo".