Bilancio, Baretta: in due anni può scendere la Tari

Documento economico complessivo di sei miliardi

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Manfredi: obiettivo era ridurre l’indebitamento

«Penso che nell'arco dei prossimi due anni anche la Tari potrà scendere». Lo ha detto l'assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta, a margine del Consiglio che è stato chiamato a discutere la manovra. Sul fronte delle tasse, l'esponente della Giunta ha ricordato che «è stato ridotto al minimo l'aumento, solo lo 0,2 per cento di Irpef, e che l'anno scorso l'amministrazione è intervenuta per tamponare l'aumento previsto della Tari, dovuto all'incremento dei costi del servizio».

Parole “magiche” pronunciate dall’assessore che hanno aperto il dibattito sul documento economico della città. Il sindaco Gaetano Manfredi ha immediatamente posto l’accento sull’obiettivo dell’amministrazione, che era appunto la riduzione dell'indebitamento. Obiettivo primario anzi.

«Abbiamo salvato la città dal dissesto come ha certificato anche la Corte dei conti» ha detto Manfredi, a margine del Consiglio comunale chiamato a discutere e approvare il bilancio di previsione 2025-2027. Manfredi ha indicato, tra gli elementi contenuti nel documento contabile, «la riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori che - ha sottolineato - oggi sono pagati a 30 giorni mentre prima si arrivava a pagare anche dopo un anno. Aver diminuito i tempi di pagamento significa che chi garantisce un servizio al Comune è pagato subito e questo ci consente di avere servizi di qualità e di avere imprese che hanno il giusto ritorno come è naturale che sia».

Sul fronte degli investimenti, il primo cittadino ha evidenziato le maggiori risorse destinate alla gestione della manutenzione affermando che «sebbene siano ancora insufficienti per una città grande come la nostra, rappresentano un'inversione di tendenza rispetto a un decennio in cui l'investimento era stato vicino allo zero». Una riduzione «drastica e importante» del disavanzo pari a un miliardo in tre anni è stato uno dei dati principali del bilancio di previsione 2025-2027. Baretta ha poi ricordato che all'atto dell'insediamento dell'amministrazione guidata dal sindaco Manfredi il disavanzo era pari a 5 miliardi ed ha posto l'accento sul fatto che portare in aula il bilancio a gennaio rappresenta per la città «una novità. Portare il bilancio in aula ora - ha sottolineato - significa avere un quadro previsionale certo».

Tra gli elementi principali del bilancio, per complessivi 6 miliardi, di cui quasi un miliardo e quattrocento di entrate, 107 milioni di entrate arrivano dall'Irpef, un dato che Baretta ha definito «interessante perché l'incasso aumenta in percentuale più dell'aumento della tassa e ciò significa che c'è una minore evasione o un aumento del reddito in città». Sono 12 i milioni di incasso derivanti dalla tassa di imbarco e 21,5 i milioni derivanti dalla tassa di soggiorno, con un incremento previsto di altri 9 milioni che sarà inserito nella manovra di assestamento di marzo. Per quanto riguarda le prospettive d'investimento, le risorse derivanti dal finanziamento chiesto alla Banca Europea di Investimenti e quelle provenienti dal recupero dei "mutui dormienti", complessivamente pari a circa 80-90 milioni di euro, saranno destinate, tra gli altri, ad interventi per l'edilizia residenziale pubblica e