Da domani, Napoli scriverà una nuova pagina della sua storia con l’istituzione dell’Albo per le Botteghe Storiche, un registro che mira a proteggere e valorizzare le attività artigianali e commerciali con almeno 50 anni di storia. Questa iniziativa si inserisce nel quadro della nuova legge sulle botteghe storiche, volta a garantire incentivi e tutele economiche per le attività che costituiscono un patrimonio culturale e sociale di inestimabile valore.
Una legge contro la speculazione e la concorrenza delle grandi catene
Il provvedimento introduce una serie di misure di sostegno economico e sgravi fiscali per i negozi storici, proteggendoli dalla pressione della speculazione immobiliare e dalla crescente presenza delle grandi catene. La gestione dell’Albo sarà affidata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre il Ministero del Turismo si occuperà di promuovere le botteghe storiche a livello nazionale e internazionale, favorendone l’inserimento nei percorsi turistici e culturali.
Le reazioni degli artigiani: un passo nella giusta direzione
Gli artigiani di Napoli accolgono con favore questa legge, considerandola un’ancora di salvezza per le loro attività. Marco Ferrigno, noto maestro presepiale di San Gregorio Armeno, sottolinea l'importanza della norma nel preservare le botteghe dalla globalizzazione e dal commercio online: «Questa legge tutelerà un po’ queste piccole realtà artigianali, soprattutto nei confronti dei grandi colossi. Siamo in un’epoca in cui manca il contatto con le persone, quindi bisogna proteggere chi ancora mantiene questo stile».
Ma Ferrigno evidenzia anche una necessità ulteriore: incentivi per migliorare i servizi e rendere più sostenibili le attività, poiché molte botteghe si trovano in difficoltà economiche.
Il problema degli affitti e il rischio di omologazione
Uno degli aspetti più critici per la sopravvivenza delle botteghe storiche è l’aumento dei canoni di locazione, che rischia di spingere fuori dal mercato i piccoli artigiani. Ferrigno porta ad esempio il caso di San Gregorio Armeno, dove l'arrivo di una grande pasticceria ha fatto temere un effetto domino con un aumento degli affitti che potrebbe stravolgere l’identità della storica strada dei presepi.
Vincenzo Tranchina, socio del ristorante storico La Bersagliera, affacciato su Castel dell’Ovo, ribadisce l’importanza della tutela delle botteghe: «Questa legge è fondamentale per evitare che le attività storiche vengano fagocitate da un mercato sempre più omologato. Tutelare le botteghe significa proteggere l’anima della città».
Napoli tra tradizione e modernità: una sfida per il futuro
Con questa legge, Napoli fa un passo concreto per preservare la sua anima più autentica. Le botteghe storiche non sono solo esercizi commerciali, ma testimoni viventi della tradizione e dell’identità della città. La loro salvaguardia rappresenta non solo un atto di tutela del passato, ma anche una scelta strategica per il futuro, affinché Napoli continui a essere un punto di riferimento per l’artigianato e la cultura.