Ospite di #CasaBenevento, capitan Maggio ha parlato a trecentosessanta gradi dell'attuale momento, della possibile ripresa del campionato e del futuro in giallorosso:
"E' chiaro che l'allenamento domestico non è come quello sul campo, però siamo professionisti e dobbiamo tenerci allenati. La ripresa? Da programma dovremmo riprendere il 18 con le dovute precauzioni. Inizialmente sarà un lavoro individuale seguito da tutta una serie di controlli. C'era la possibilità di iniziare prima, la società ci aveva messo a disposizione il Vigorito e l'Imbriani per lavorare, però ovviamente servono i controlli giusti e abbiamo deciso di aspettare qualche giorno. Il club è super pronto e non vediamo l'ora di ricominciare".
RIPRESA - "Abbiamo un vantaggio notevole sulle inseguitrici, quindi se dovessimo avere dei problemi anche a livello di condizione non influiranno molto sulla classifica. Dovrebbe preoccuparsi chi è in piena lotta per degli obiettivi importanti. Il campionato va terminato, il nostro sogno non deve svanire anche perché sarebbe una beffa incredibile e un danno enorme per la società".
PASSIONI - "Mi piace molto la lobbistica. Se non avessi fatto il calciatore avrei fatto sicuramente l'imbianchino o il meccanico. Sono un appassionato dei motori, soprattutto della vespa".
FUTURO - "Ho parlato molto con Foggia, purtroppo l'emergenza ha bloccato tutto. Ho tanta voglia di continuare con questa maglia, qui sto benissimo e voglio giocare ancora in serie A. Sarebbe bello tornare al San Paolo con la maglia del Benevento. A Napoli ho vissuto dieci anni di carriera intensi, ci ho lasciato il cuore. Dopo il calcio giocato al momento non credo che diventerò un allenatore: mi vedo più come direttore sportivo o a contatto con i giovani".
SEGRETO - "Questo gruppo non molla mai. Quando si hanno tanti punti di vantaggio sulle inseguitrici inconsciamente puoi mollare qualcosa, ma la squadra è rimasta sempre sul pezzo anche grazie alla carica di Inzaghi. Riesce a far sentire tutti coinvolti e partecipi. E' un allenatore diverso dagli altri, ha delle idee chiare e che condivido. E' ancora all'inizio della sua carriera, ma i suoi concetti sono giusti. I risultati, in fondo, si vedono ampiamente".
CAPITANO - "Nella vita bisogna essere prima di tutto uomini. Sono cresciuto con dei valori importanti che mi sono stati trasmessi dai miei genitori. A mia volta cerco di passarli a mio figlio. Il capitano non è colui che porta la fascia, ma chi più degli altri aiuta il gruppo soprattutto nei momenti di difficoltà. Fortunatamente ho tanti compagni di squadra che in questo mi sostengono molto".
PORTE CHIUSE - "E' davvero brutto giocare senza i tifosi che per noi sono fondamentali. Loro sono intelligenti e capiscono il momento, ma sarà comunque brutto. La città di Benevento? E' molto bella. L'ho girata con tranquillità, si mangia benissimo e si vive bene".
CATEGORIE - "Chi è abituato a giocare in serie A fa fatica a scendere di categoria se non è pronto a livello mentale. L'anno scorso mi è successo, poi ho capito dov'era l'errore e adesso la musica è cambiata. Sono certo che con la promozione la società farà il possibile per ottenere la salvezza: serviranno calciatori di livello, ma sappiamo che Foggia ci sta lavorando da tempo ed è pronto a inserire elementi validi per la causa".
RENDIMENTO - "Non sono molto diverso da quando giocavo in serie A. L'età è differente, non si possono fare paragoni in tal senso, però posso dire che la voglia è la stessa di venti anni fa. Alla lunga sviluppi una esperienza che ti permette di dare il massimo anche se rientri di meno".