“Dopo aver letto le varie dichiarazioni, del consigliere Pepe e non solo, in merito alla problematica della ritardata apertura di alcune scuole ritengo opportuno tentare di fare definitiva chiarezza sulla vicenda in questione in modo da cercare di porre fine alle bieche speculazioni politiche messe in atto negli ultimi giorni”.
Così l'Assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello in una nota che prosegue: “Ed invero, ancor prima del verificarsi dei terribili eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale l’Amministrazione si era preoccupata della sicurezza delle scuole (dell’infanzia, elementari e medie) in quanto, a seguito di uno studio relativo alla verifica dei solai degli edifici scolastici (che, a sua volta, aveva preso le mosse da un precedente studio di vulnerabilità sismica delle scuole effettuato dall’Università degli Studi del Sannio), finanziato con fondi del M.I.U.R., era emerso che i solai di diverse scuole cittadine presentavano una serie di problematiche che, in alcuni casi, richiedevano degli interventi immediati. In questo senso venivano programmati dei lavori relativi ai solai di alcune scuole (San Filippo, Grimoaldo Re).
Nelle more, ahime!, si verificava il terremoto che colpiva l’Italia centrale che faceva aumentare la preoccupazione per la sicurezza dei bambini e del personale che frequenta i plessi scolastici. Motivo per cui il Sindaco, ben consapevole che quasi tutte le scuole della nostra città sono state costruite diversi decenni addietro quando, tra l’altro, non vigeva l’attuale stringente normativa antisismica, riteneva opportuno costituire una Commissione formata da tecnici del Comune e da rappresentanti dell’Università, degli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geologi al fine di effettuare verifiche alle parti non strutturali (intonaco, soffitti, controsoffitti, ecc.) degli edifici scolastici onde evitare che anche una scossa di terremoto di lieve entità potesse causare danni (ad esempio per il distacco di pezzi del solaio) a chi frequenta i detti istituti. Nessuno, dunque, ha mai parlato di verifica dell’antismicità delle scuole cittadine (né, tantomeno, di interventi volti a garantire la stessa) e chi afferma ciò tenta irresponsabilmente di mestare nel torbido.
Dell’anzidetta iniziativa venivano puntualmente informati l’Ufficio Scolastico Provinciale ed i singoli Dirigenti scolastici, alcuni dei quali, tra l’altro, avevano fatto giungere al Sindaco richieste di intervento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Orbene, dalle verifiche poste in essere dalla su menzionata Commissione emergeva che alcuni edifici scolastici presentavano delle evidenti carenze manutentive (non certo verificatesi negli ultimi due mesi! Si vedano, ad esempio, le foto allegate che ritraggono il solaio di copertura della scuola San Modesto II trasformato in “piscina”) che richiedevano degli urgenti interventi alle parti non strutturali e, in alcuni casi, l’interdizione di alcuni ambienti da effettuarsi prima della apertura delle scuole. Da qui la decisione di rinviare l’apertura di otto delle diciotto scuole dipendenti dal Comune per le quali gli interventi da porsi in essere richiedevano qualche giorno in più. Di tanto si dava conto alla cittadinanza con una conferenza stampa in cui il Sindaco e la professoressa Pecce della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio rendevano puntualmente conto del da farsi (altro che carenza di informazione o procurato allarme!).
Immediatamente il Settore Lavori Pubblici del Comune (in alcuni casi con la preziosa collaborazione dei Vigili del Fuoco) si metteva all’opera ponendo in essere quegli interventi necessari ed urgenti che consentiranno di riaprire sette delle otto scuole ancora chiuse entro mercoledì, dunque a distanza di una sola settimana dalla prevista apertura. Rimarrà chiusa solo la San Modesto II che, in ogni caso, riaprirà nel giro di pochi giorni.
Orbene, di fronte all’impegno di un’Amministrazione che ha cercato e cerca quotidianamente di agire scrupolosamente, magari arrecando qualche lieve disagio a docenti, alunni e famiglie, c’è chi ha il “coraggio” (o per giustificare proprie omissioni quando era al governo della città o per mostrare la sua esistenza in vita nel dibattito politico cittadino) di strumentalizzare una attività volta a garantire la maggior sicurezza possibile nelle scuole cittadine.
Credo che ciò sia davvero inaccettabile e, soprattutto, non sia rispettoso di quella che deve essere la stella polare per l’agire di qualsiasi amministratore e/o soggetto politico: l’interesse della Comunità amministrata.
Su questo l’Amministrazione Mastella, forte di quel largo consenso che la ha condotta alla guida della città, non si farà condizionare”.