“La situazione è grave ma non è seria, parafrasando Flaiano. E’ grave ed è prioritario il tema della sicurezza nelle scuole, ma non è serio affrontarlo così come è stato fatto, con la propensione alla mediaticità, persino a scapito della responsabilità, e con una disarmante superficialità, ancor più preoccupante dell’incompetenza”. Così Mezzogiorno nazionale con una nota a firma di Pasquale Viespoli interviene sulla questione scuole e sicurezza dopo le decisioni dell'amministrazione di chiudere – per poi calendarizzare le riaperture dopo i lavori – di alcune scuole comunali.
“Non è serio confondere e sovrapporre questioni strutturali con problemi di manutenzione, ordinaria o straordinaria che sia. Il risultato è stato quello di creare incertezza per decine e decine di famiglie, salvo battere in ritirata, con modalità che richiamano il “Contrordine compagni” di Giovannino Guareschi. Garantire la sicurezza – scrive Viespoli -, soprattutto quando si tratta di bambini, è più di un dovere. Proprio per questo, è necessaria l’umiltà del confronto e non la presunzione dell’autoreferenzialità. Perché individuare soluzione è possibile, perché è possibile far diventare seria una situazione grave. Per fortuna, nella palude del silenzio è emersa l’iniziativa determinata di associazioni, comitati di genitori, direzione scolastica regionale, che hanno svolto un ruolo di supplenza al pensiero zero dei soggetti politici e sociali e contribuito a colmare il deficit di informazione, determinato da quegli organi di stampa che hanno scelto una linea di subalternità e di palese collateralismo, manifestati quotidianamente con un tale eccesso di zelo da rasentare, a volte, la comicità involontaria”.