Del Rio a Telese: la sfida del sì per il Mezzogiorno

Il ministro delle Infrastrutture ospite della convention dem "Il Sannio che dice sì"

Benevento.  

Ha aperto il suo intervento chiedendo un minuto di raccoglimento per l'ex presidente della Repubblica Ciampi, il ministro Del Rio, ispirando poi, il suo intervento, proprio sulla memoria di quanto Ciampi ha lasciato, in termini di serietà e di lavoro per l'unità nazionale. Il ministro per le Infrastrutture intervenuto al convegno “Il Sannio che dice sì”, organizzato dal Partito Democratico ha parlato di Mezzogiorno, e della nuova centralità per sud e aree interne. Centralità da acquisire, naturalmente, attraverso le infrastrutture, le opere, che il Governo ha messo o è pronto a mettere in campo, e che il sì al referendum, secondo il ministro, favorirebbero.

Presente alla convention tutto lo stato maggiore dei democratici del Sannio, dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, al consigliere regionale Mortaruolo, oltre a diversi esponenti nazionali dem, dalla Carloni a Famiglietti, al capogruppo Pd Rosato. Il convegno di oggi, apertura della kermesse, “Mezzogiorno Centrale: Il Sannio c'è”, era incentrato naturalmente sulle infrastrutture, sulle opere cruciali per ridare lustro e competitività alle aree interne, ed evitare che quel processo di desertificazione si completi, con tutto ciò che ne deriva.

Dopo i saluti dei padroni di casa, da Rossano Insogna al sindaco di Telese, da Carmine Valentino alla segretaria regionale Assunta Tartaglione, a Mino Mortaruolo e al capogruppo in regione Mario Casillo è toccato prima a Umberto Del Basso De Caro e poi al ministro Del Rio fare il punto. Il sottosegretario alle infrastrutture ha ricordato l'importanza del lavoro del governo per il sud e del Mit per il Sannio: dall'alluvione ai trasporti, dalle infrastrutture alla logistica, opere che serviranno per le generazioni che verranno, per evitare che vadano via.

«Fatti, e non chiacchiere di parolai – ha ricordato De Caro – perché una cosa sono i decreti in Gazzetta Ufficiale, un'altra le manifestazioni canore, anche perché ricordo che la stagione estiva è finita, e servirà pure qualcosa di concreto, altrimenti si resterà alle chiacchiere di chi non legge neppure un rigo dei provvedimenti di cui parliamo». Del Rio ha invece precisato quanto il Governo sia interessato alla crescita del sud: «Oggi parliamo di decimali di Pil, con una crescita del Mezzogiorno invece parleremmo di un pil che aumenta anche di un paio di punti percentuali, per questo ci teniamo molto.

E questa riforma darebbe un'accelerata importante: non ci siamo mai sognati di cambiare la bellissima Costituzione del 48, i suoi principi fondamentali. Noi vogliamo cambiare la riforma del 2001, che presenta diversi punti problematici». Un occhio attento, però, alla legalità e agli appalti per le nuove infrastrutture, richiamo sempre irrinunciabile per il malaffare: «Proprio per questo – ha precisato Del Rio – abbiamo scritto il nuovo codice degli appalti: vogliamo trasparenza e legalità». 

A cura di Cristiano Vella