"Abbiamo afferrato la maniglia, ora tocca aprire la porta”. Così Raffaele Biancolino si è espresso al termine di Avellino-Monopoli 1-0: “Ho ottenuto già una mezza vittoria, ovvero riportare l’entusiasmo di quando giocavo, di quando ero in campo. Mi sentivo ferito, mi sentivo come un leone in gabbia. Vedevo fare tante cose, ma da tifoso soffrivo. So benissimo quanto ci tiene il tifoso dell’Avellino e la vivo anche io così. Mi sembra di tornare al primo giorno della mia avventura da calciatore con l’Avellino. Arrivai con la neve, ricordo la mansarda, la scelta di Vullo di impiegarmi subito. Io devo vincere, devo tornare ad Avellino e vincere: l’ho sempre pensato. L’obiettivo mio era quello di riportare la squadra in B: una promessa fatta a papà, manca ancora qualcosina per vedere felice questa gente. Sono orgoglioso: non mi devono toccare Avellino e Napoli. Farò di tutto per vivere questo sogno. C’è da aprire questa porta, dobbiamo fare con la mano, ma lo faremo con tutta la nostra forza”.
Avellino, Biancolino: "Afferrata la maniglia, ora tocca aprire la porta..."
Il tecnico indica subito la strada al gruppo verso la sfida con il Sorrento

Avellino.