Michele Pazienza è stato molto chiaro nel post-gara di Avellino-Catania. La rosa biancoverde ha vissuto una lunga fase interlocutoria tra il sipario sulla regular season, chiusa al secondo posto del girone C e l'ingresso nei playoff, che ha posto più dubbi che conferme nell'undici iniziale e nello sviluppo tecnico-tattico e nei fatti la scelta di cambiare modulo tra la prima e la seconda gara con gli etnei e all'interno della stessa sfida di ritorno al "Partenio-Lombardi" ha sortito gli effetti sperati con i lupi qualificati per la semifinale promozione (unica delle seconde in classifica a riuscirci).
Biancorossi senza gol subiti nelle quattro gare playoff
Da domani sera sarà confronto con il Vicenza, forse la squadra che più ha mostrato solidità nei playoff fin qui. I biancorossi sono reduci da due vittorie di fila contro il Padova (2-0 al Menti, 1-0 all'Euganeo) e con il Taranto nel primo turno della fase nazionale ha vinto allo Iacovone per poi pareggiare in controllo tra le mura amiche. La squadra allenata da Stefano Vecchi, tecnico del Vicenza dal dicembre scorso, non ha ancora subito gol nella post-season.
Caccia all'ottava vittoria di fila in casa
L'Avellino sarà chiamato a un nuovo match spartiacque. In virtù del valore dell'avversario, che non perde una gara dal 20 gennaio scorso, gli irpini dovranno puntare forte sul fattore campo per spostare gli equilibri nella semifinale con i veneti. Dopo mesi di difficoltà casalinghe i biancoverdi hanno cambiato passo al "Partenio": 7 vittorie casalinghe consecutive e tanto passerà per i 90 minuti in un "Partenio-Lombardi" sold-out.
Modulo e interpreti: possibili nuove sorprese
I lupi puntano a centrare il passaggio obbligato tra le incognite verso i playoff e le certezze costruite nei 180 minuti con il Catania. A Pazienza toccherà decidere la miglior soluzione tra il 3-5-2 e il 4-3-1-2 o 4-2-4. In difesa il tecnico di San Severo non potrà contare su Tommaso Cancellotti, squalificato per i due gialli rimediati tra andata e ritorno dei quarti di finale. L'ex Pescara è terzo di difesa nel modulo classico ed esterno difensivo con la linea a 4. In attacco Gabriele Gori, Cosimo Patierno e Lorenzo Sgarbi sono reduci da una prestazione opaca. Raffaele Russo è risultato prezioso per l'accelerazione garantita sulla corsia mancina nel sorpasso sul Catania, finalizzato dal mancino di Michele D'Ausilio dopo il primo gol di Daniele Liotti, sostituito per un fastidio muscolare.