L'incontro tenutosi all'unione industriali di Avellino con i massimi dirigenti nazionali della Denso ha centrato gli obiettivi della vigilia.
Le segreterie provinciali di Fismic-Fim-Uglm e le rispettive Rsu hanno evidenziato al tavolo del confronto la preoccupazione dei 791 dipendenti della Denso Avellino.
In tempi così difficili per l'intero settore dell'automotive, era necessario un confronto ai massimi livelli per capire e fare chiarezza sulla prospettiva, per evitare conseguenze disastrose sull'occupazione.
L'azienda giapponese, nonostante le difficoltà di mercato, il costo dell'energia e della concorrenza di altri paesi come (Polonia-Spagna- Portogallo-Algeria) ha deciso di dare fiducia allo stabilimento di Avellino, investendo 20 milioni dei 30 previsti in Europa.
"Nei prossimi due anni dovremo continuare ad affrontare la crisi di Stellantis, cercando di mettere in campo tutti gli strumenti difensivi che consentiranno di evitare licenziamenti forzati. Il sindacato provinciale e le Rsu si sono divisi su come affrontare insieme la crisi. Noi abbiamo sostenuto e condiviso l'impostazione aziendale di continuare ad investire risorse per ammodernare e rendere competitiva l'azienda mentre altri hanno deciso di entrare in guerra prescindendo dalla crisi attuale, Il tempo è sempre galantuomo e ci dirà chi avrà visto giusto nella difesa del lavoro e dei lavoratori".