"Buona Scuola", 200 emendamenti di Sel

Giordano: ecco le nostre proposte

Avellino.  

Da pochi giorni è iniziato l’esame del DDL del governo Renzi, meglio conosciuto come quello della “buona scuola”. «Dapprima un ascolto/dibattito "strozzato" in Commissione/i cultura congiunte di Camera e Senato per fare più in fretta, con audizioni anche notturne di una manciata di associazioni e sindacati e, infine, l’ultima decisione del governo di collegare l’esame del Disegno di Legge a quello del Documento di Economia e Finanza (DEF)», precisa il deputato di Sel Giancarlo Giordano. Sarà utilizzata la disciplina prevista dell'art.123-bis del Regolamento della Camera, e cioè che verranno adottati i criteri di ammissibilità degli emenda menti propri delle sessioni di bilancio: preclusioni, contingentamenti, impossibilità di presentare emendamenti in aula.

Il 20 aprile è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti nella sede referente della VII Commissione della Camera dove Sinistra Ecologia e Libertà ha depositato oltre 200 emendamenti, tutti di merito, indirizzati al rafforzamento del governo democratico della scuola attraverso il riconoscimento e potenziamento del ruolo e delle funzioni degli Organi collegiali, in contrasto con la proposta sulla quale il Governo punta nell’immediato e che fa la leva soltanto sul rafforzamento delle funzioni dei dirigenti scolastici, messi in grado di scegliersi i docenti da assu mere, quelli da premiare con aumenti economici, nonché da escludere dopo il periodo di prova “con ef fetto immediato e senza obbligo di preavviso”. Gli emendamenti di SEL sollecitano un piano pluriennale di assunzioni che deve comprendere i precari che lavorano da anni nella scuola, gli idonei al concorso del 2012, gli educatori e il personale ATA, i diplomati magistrali 2001/2002 (anche in seguito alle conclusioni cui è recente mente giunto il Consiglio di Stato) e l’eliminazione dell’incredibile articolo 12 che prevede il licen ziamento dei supplenti che hanno lavorato già per più di 36 mesi, al contrario di quanto stabilito dalla sentenza della Corte di giustizia europea dello scorso mese di novembre. SEL ha proposto emendamenti per eliminare il finanziamento, comunque camuffato da agevola zione fiscale, alle scuole private-paritarie e contro l’inserimento delle scuole, in concorrenza, nel “5 per mille”che non farebbe altro che aumentare esponenzialmente gli squilibri tra scuole di serie “A” e quelle di serie “Z”.

Redazione