"Continua da parte dell’amministrazione di Ariano Irpino il comportamento ascrivibile alle famose tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo. Il Comune di Ariano Irpino continua ad ignorare i problemi dei dipendenti, continua ad ignorare la carenza di personale, continua ad assicurare i servizi a singhiozzo, in conclusione continua a penalizzare i cittadini."
E' quanto scrive in una nota la Uil Fpl a firma del coordinatore autonomie locali Tullio De Padue e il segretario generale Gaetano Venezia
"Garantito da parte del sindaco l’incontro preventivo con le organizzazioni sindacali sulla programmazione del personale: incontro negato con nota a firma della segretaria comunale nonché presidente della delegazione trattante.
Nessun riscontro alla nota di tutte le rsu presentata l’8 maggio 2024 con la richiesta di convocazione della delegazione trattante, nessun riscontro alla nota dell’8 maggio 2024 di richiesta di liquidazione indennità anno 2023 e precedenti sempre da parte delle rsu.
Silenzio assoluto da parte dell’amministrazione del comune di Ariano Irpino che ha determinato una situazione che si aggrava giornalmente e che riguarda, tra l’altro:
I numerosi dipendenti andati in pensione e non sostituiti. La mancata costituzione del fondo salario accessorio anno 2024 con conseguente slittamento della convocazione della delegazione trattante a fine anno. Nonostante le garanzie del sindaco, nella programmazione approvata - prosegue la nota - non si parla di progressioni e non si parla di assunzioni, cosicché è del tutto probabile che con i prossimi pensionamenti alcuni servizi non potranno più essere garantiti. Mancate liquidazioni indennità arretrate anno 2023 e precedenti. Mancata riorganizzazione dei servizi ed uffici comunali;
Per questi motivi e per gli impegni presi da questa organizzazione sindacale verso i dipendenti e i cittadini - conclude la nota - si è reso necessario convocare l’assemblea sindacale, a cui hanno partecipato numerosi dipendenti. Al termine dell’assemblea alla unanimità è stato deciso di proclamare lo stato di agitazione, incaricando questa organizzazione sindacale ad adempiere a tutti gli atti conseguenziali."