Dolce Vita, disposto il dissequestro bis per l'ex sindaco Festa

Per i giudici del Riesame, sezione reale di Avellino "non andava calcolata la sospensione feriale"

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Arriva l'annullamento bis del sequestro dei 40mila euro disposto dalla Procura nei confronti dell’ex primo cittadino Gianluca Festa. Ad annullare il provvedimento i magistrati del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino. Il collegio ha accolto il primo motivo di impugnazione proposto dalla difesa di Festa, l'avvocato Luigi Petrillo, relativo al ritardo nella fissazione dell’udienza, per cui non dovevano essere calcolati i termini della sospensione feriale. Calcolo errato dunque in quanto all'ex sindaco Festa viene contestata un’ipotesi di associazione a delinquere, reato per il quale non è applicabile la sospensione feriale.

La ricostruzione

Il primo agosto era stato notificato all’ex sindaco - dai militari dell’aliquota di pg della Guardia di Finanza presso la Procura che conducono le indagini insieme ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino - un secondo decreto di sequestro. Si trattava di un atto d’urgenza disposto dal pm Russo in seguito alla decisione del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino che aveva dissequestrato una somma di 40mila euro all’ex primo cittadino. La motivazione dell’annullamento era tecnica, ovvero ribadendo la sussistenza della gravità indiziaria sui tre episodi contestati, i giudici della Sezione Feriale del Riesame di Avellino avevano annullato il sequestro per un difetto di motivazione. Non è escluso che il sequestro possa essere riapplicato nelle prossime ore.