Avellino: agguato a Quattrograna, restano in carcere i 4 indagati

Avellino, il gip del tribunale di Avellino ha rigettato le istanze di attenuazione delle misure

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Avellino.  

Tentato omicidio Romagnuolo, restano in carcere i quattro indagati. Il gip del tribunale di Avellino, Paolo Cassano ha rigettato le richieste avanzate dagli avvocati Alfonso Chieffo, Claudio Mauriello e Gaetano Aufiero di attenuazione o revoca delle misure alle quali i loro assistiti sono sottoposti dallo scorso 15 settembre, con le accuse di tentato omicidio in concorso, detenzione e porto abusivo di armi o strumenti atti all’offesa e minaccia aggravata. I legali a breve presenteranno appello davanti al tribunale del Riesame di Napoli.

 

Le indagini sull’agguato a Quattrograna Ovest

 Ad eseguire le misure cautelari in carcere i carabinieri del comando provinciale di Avellino. L’attività investigativa prese il via dopo un agguato avvenuto nel locale di via Cannaviello, Ultra Beat, chiuso successivamente. Qui ci fu un primo conflitto tra i due gruppi criminali, ci fu una sparatoria nei confronti di un giovane dipendente del locale. Dopo qualche giorno la risposta e la vendetta nel quartiere "Quattrograna Ovest" di Avellino, posto in essere ai danni di un 26enne del luogo.

Nella circostanza, gli attentatori, sopraggiunti sul luogo a bordo di un furgone e due auto, armati di spranghe di ferro e mazze da baseball, avevano circondato la vittima, per sbarrargli ogni via di fuga, mentre uno di loro fece esplodere alcuni colpi di pistola cal.7,65, che solo per mera casualità non attinsero la vittima. Il 26enne riuscì a sfuggire all’agguato e a dare l’allarme al numero d’emergenza 112.