“Il carcere di Avellino è una polveriera. Qui i detenuti nei reparti di alta sicurezza sono sottoposti a regime aperto, un grossissimo rischio”. L'Osapp torna a rilanciare l'allarme per il penitenziario di Bellizzi Irpino, al centro quotidianamente di episodi di violenza e aggressioni agli agenti di custodia.
LE VIOLENZE
"Sono eventi che accadono di continuo, soprattutto in un istituto come questo in cui c'è una tipologia varia di detenuti, anche di una certa rilevanza criminale - afferma il segretario nazionale Leo Beneduci - inoltre, qui i carcerati hanno una certa libertà di movimento. Per quanto ci risulta, sono state organizzate anche spedizioni punitive tra una sezione e l'altra. I problemi sono la forte carenza di personale e le varie tipologie di detenuti, si va dalla media all'alta sicurezza e ci sono anche i cosiddetti protetti, ovvero i collaboratori, o comunque detenuti che non possono stare con gli altri".
LE RICHIESTE DEL SINDACATO
"Qui sono stati avvicendati i vertici solo pochi mesi fa ma la situazione non è cambiata - prosegue Beneduci - Chiediamo che si adempi subito alle prescrizioni richieste, ben 113, e si implementi la pianta organica del personale. Il dipartimento ha notato una serie di irregolarità e non sono state ancora attuate le prescrizioni. Speriamo che la nuova gestione dell'amministrazione e un nuovo governo cambino le regole. Quello che è successo ad Avellino è legato a questo clima di incertezza e ad uno stato generale di abbandono".