Accusato di peculato e truffa in danno della Telecom: assolto l’ex presidente dell’Alto Calore, Raffaello De Stefano difeso dall’avvocato Nello Pizza. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Avellino, in composizione collegiale, presieduto dal giudice Sonia Matarazzo, a latere Michela Eligiato e Pierpaolo Calabrese. Assoluzione con la formula piena per l’accusa di peculato “il fatto non sussiste” e “per non doversi procedere per difetto di querela” per l’accusa di truffa. L’assoluzione per l’ex presidente dell’Alto Calore Servizi era stata chiesta dallo stesso pubblico ministero, Vincenzo Toscano al termine della sua requisitoria facendo più volte riferimento alla “condotta corretta tenuta negli anni alla guida dell’Acs”.
Le indagini furono condotte dagli agenti della guardia di finanza di Avellino dopo la denuncia presentata dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa. Il rinvio a giudizio nei confronti di Raffaello De Stefano fu disposto nel 2017 dal gup Giovan Francesco Fiore, dopo le lunghe discussioni del procuratore capo Rosario Cantelmo. Il procuratore Cantelmo, all’epoca, insistette nella sua richiesta di rinvio a giudizio per De Stefano, ritenendo integrata l’ipotesi di peculato contestata all’allora presidente dell’ente idrico, ravvisabile nell’utilizzo improprio dell’auto blu per fini personali, come recarsi nella sede Telecom di Napoli, dove lo stesso è impiegato, oltre ad impegnare gli autisti dell’Alto Calore, non per fini istituzionali. Accuse decadute.