Droni in volo sulla fabbrica dei veleni ad Ariano Irpino, due periti incaricati dalla Procura della Repubblica di Benevento hanno effettuato stamane nuove indagini morfologiche nell’area di Difesa Grande. Si tratta di ulteriori accertamenti da parte della Guardia di Finanza di Ariano Irpino nel perimetro in cui è situata la fabbrica dismessa, situata a circa 200 metri dalla famigerata discarica. Il timore è che possano esserci rifiuti tossici nell’area. Da Avellino su disposizione del colonnello Gennaro Ottaiano è giunto il comandante di reparto. La zona da alcuni mesi è oggetto di verifiche approfondite, che hanno visto attivamente impegnati oltre alla Guardia di Finanza, anche i Vigili del Fuoco e l’Arpac di Avellino. Inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento. Si tratta del sito più inquietante della Valle del Cervaro, presso il quale a metà degli anni 80 come risulta dalle denunce presentate all’ex pretura di Ariano e dagli accertamenti effettuati dalla Polizia Municipale sarebbero stati sversati rifiuti di vario genere tra cui fanghi provenienti da impianti chimico fisici, medicinali avariati, farmaci scaduti, residui lavaggio cisterne gasolio, fanghi tossici, rifiuti di laboratorio, liquidi di carburante ed altro ancora. Materiali giunti da varie parti d’Italia. A distanza di oltre 25 anni dagli ultimi avvenimenti giudiziari e ad oltre 30 anni dalla fase attiva della fabbrica il caso riesplode e potrebbe riservare clamorosi sviluppi. Nell’aprile 2015 il compianto Giovanni Maraia di Ariano in Movimento, colui che con i suoi esposti portò alla scottante inchiesta sull’Isochimica, sollevò il caso Smae interessando il comando carabinieri Noe di Salerno e il dirigente Arpac di Avellino, al fine di accertare l’eventuale presenza di rifiuti inquinanti o radioattivi nei territori dei Comuni di Ariano e Savignano Irpino. Nel caso specifico, se in modo particolare, fossero stati interrati rifiuti inquinanti industriali, una parte dei quali trattati con l’argilla da parte della Smae. Vicenda finita anche sotto la lente d’ingrandimento della Commissione Parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite la quale aveva espresso forti perplessità in merito in una dettagliata relazione. Ora dopo gli accertamenti effettuati con l’ausilio di droni il quadro potrebbe essere più chiaro. La Procura a breve potrebbe rivelare, dopo quest’ultima ispezione dall’alto, gli esiti dell’attività investigativa, che sta tenendo con il fiato sospeso la popolazione arianese e in modo particolare gli abitanti della zona.
Ariano: droni in volo sulla fabbrica di veleni
Ispezioni dall'alto a Difesa Grande
Nuove ispezioni da parte della Guardia di Finanza sul sito di Difesa Grande, alla ricerca di rifiuti tossici interrati negli anni 80.
Ariano Irpino.