Albero di Natale di protesta in via Tedesco, dove le famiglie delle case popolari accusano il sindaco Gianluca Festa per le promesse fatte e non mantenute. Quello in arrivo sarà il nuovo Natale all’interno dei vecchi alloggi zeppi di amianto per gli abitanti dei fabbricati costruiti come case di emergenza nel post sisma dell'ottanta e diventate residenze stabili per 4 decenni per gli inquilini. Alloggi ormai travolti da degrado, usura e tempo trascorso. “Abbiamo addobbato il nostro albero con le finte promesse del sindaco – spiegano i residenti -. Per noi è il terzo Natale senza la nuova casa. Ogni giorno – spiega Katia Borriello – vediamo di fianco alle nostre case quelle nuove, che per questo assurdo ritardo e nodo burocratico restano chiuse, mentre noi siamo costretti tutti a vivere in queste case, travolte dal degrado”. E solo pochi giorni fa l’ennesimo disagio per i residenti rimasti senza caldaie e riscaldamenti, costretti a tamponare il freddo con una serie di stufe elettriche sparse per casa; con le infiltrazioni d’acqua causate dalla pioggia degli scorsi giorni tali che “sembrava di stare a Sanremo”, come dicono gli inquilini che ci vivono. “Sono insopportabili i ritardi nella consegna dei nuovi alloggi che si accumulano. E’ il terzo anno consecutivo che il sindaco Festa promette di consegnare i nuovi alloggi entro Natale. Fa rabbia vedere che i lavori sono stati infatti completati, tranne gli accessi ai garage che saranno destinatari di un altro intervento da 150mila euro. I collaudi sono stati effettuati, mancano solo gli allacci, ma per procedere serve ancora il completamento della Scia. Speravamo che quest’anno finalmente avremmo potuto festeggiare il Natale nelle nuove case”.
Via Tedesco.Spunta l'Albero della protesta: ancora un Natale senza le nuove case
Il caso degli alloggi. Gli inquilini: il sindaco promette, ma poi nessuna consegna delle nuove case
Avellino.