"Donate gli organi, è un gesto bellissimo d'amore"

La testimonianza di un padre che ha perso improvvisamente un giovane figlio

La battaglia di Marco Galbiati, una petizione per modificare la legge che regola la donazione degli organi....

Ariano Irpino.  

La testimonianza di Marco Galbiati, papà di Riccardo, un ragazzo morto a soli 15 anni, e che ha ricevuto un rene da un altro giovane come lui approda a Biogem. Una battaglia partita sin da allora al fine di modificare la legge che regola la donazione degli organi e che prevede ancora l’anonimato.

“Mio figlio ha donato gli organi, io ho cercato di trovare le presone che li hanno ricevuti, sono riuscito a scoprire un ricevente a Bari e questo mi ha portato tanta positività, in un momento di grande difficoltà. Da qui ho deciso di portare avanti questa lotta e devo dire che in pochissimo tempo abbiamo ottenuto grandi risultati. Sono stato io a scrivere una proposta della modifica di legge, che l’ho già consegnata alla Camera dei Deputati, ora seguirà un suo percorso, ma sono fiducioso su un buon esito. 

Alle oltre 50.000 firme se ne aggiungeranno tantissime ancora. La mia è stata un’esperienza drammatica, mio figlio ha restituito una speranza ad una famiglia. Il mio invito è quello di donare gli organi, quando si perde purtroppo un figlio, come accaduto a me non si può fare più nulla ma sicuramente attraverso un gesto del genere, possiamo salvare altre vite umane.”

E’ stato questo uno dei due incontri sul tema dei trapianti a Biogem. Si è trattato del convegno conclusivo dell’iniziativa “Sopravvivere non basta” 13° edizione, a cura del Professore Emerito dell’Università della Campania “L. Vanvitelli”, Natale Gaspare De Santo, sul tema della donazione degli organi.

Al Convegno hanno partecipato tra gli altri Franco Citterio del Centro trapianti Policlinico Gemelli di Roma, Reginald Green, papà di Nicholas, rimasto vittima a soli 7 anni di un tentativo di rapina sul tratto vibonese della Salerno-Reggio Calabria e Marco Galbiati, papà di Riccardo, morto per un infarto nel gennaio 2017.

Un convegno dedicato al trapianto, alle nuove frontiere della scienza trapiantologica e agli aspetti sociali ed umani con alcune testimonianze toccanti, come quella di Giovanni Pepe, che ha dato la dimensione sociale di questo importante settore della medicina moderna.

Si prosegue sabato 23 marzo con un tavolo tecnico per discutere di un progetto di ricerca sui tumori nei pazienti trapiantati finanziato dalla Regione Campania. Parteciperanno i responsabili dei più importanti centri di trapianto italiani con lo scopo di identificare biomarcatori tumorali precoci nei soggetti trapiantiati.