"Le vicissitudini dell'unico polmone a verde pubblico a disposizione dei circa cinquantamila residenti del quartiere Vomero, il parco della villa Floridiana, tornano alla ribalta delle cronache a seguito delle numerose segnalazioni che ne denunciano la ripetute chiusure avvenute negli ultimi tempi. In particolare il parco è rimasto chiuso anche oggi, senza che sui cancelli d'ingresso di via Cimarosa vi fosse alcun avviso che giustificasse un tale provvedimento.
Dalle informazione attinte telefonicamente la chiusura odierna sarebbe stata determinata dall'allerta meteo, anche se dal bollettino emesso dalla Protezione civile della Regione Campania risulta che il livello di allerta su tutte le zone per oggi è di colore verde con fenomeni poco significativi su tutto il territorio. A conferma il dato che l'altro parco pubblico presente in zona, il parco Mascagna, stamani era regolarmente aperto ".
A intervenire sulla vicenda è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori, che è sceso in campo più volte, pure con la creazione di un gruppo sul social network Facebook, che conta oltre tremila iscritti, al fine di consentire la piena fruibilità del parco borbonico, all'interno del quale si trova anche il museo delle arti decorative Duca di Martina, anch'esso peraltro chiuso da mesi.
"Una situazione del tutto inaccettabile - sottolinea Capodanno - rispetto alla quale lascia interdetti la mancanza di valide e concrete iniziative da parte della direzione regionale dei musei della Campania, dalla quale dipende il parco vomerese, per garantirne la fruizione, anche alla luce del ripetersi di queste inaccettabili e improvvise chiusure negli ultimi tempi.
Con l'occasione lo stesso Capodanno ritorna anche su alcune questioni che riguardano il parco vomerese ". Siamo praticamente all'inizio di un nuovo anno - afferma Capodanno - e, dopo oltre sei mesi dall'ennesima chiusura totale e dopo ben due inaugurazioni avvenute di recente, di fatto è stata restituita ai cittadini solo una minima parte dei sette ettari di estensione della villa, segnatamente il viale centrale, l'aiuola grande e una parte del belvedere.
Pochissime dunque le persone che possono frequentare le aree del parco rese agibile - puntualizza Capodanno -. Pessime le condizioni nelle quali è stato restituita, in particolare, l'aiuola grande, al centro della quale compare, ancora transennato, il ceppo con le radici di uno dei tanti alberi caduti o abbattuti.
Un quadro complessivo d'abbandono che non lascia adito a dubbi e che richiederebbe maggiori approfondimenti da parte degli uffici competenti - aggiunge Capodanno -. Troppe piante morte o eliminate, alcune delle quali risalenti alla sistemazione data nel lontano 1815 dall'allora direttore dell'Orto botanico di Napoli Friedrich Dehnhardt, che fece piantare nella villa circa 150 specie diverse. Il tutto causato dalla presumibile carenza della necessaria quanto costante manutenzione. D'altronde il transennamento di parte delle aree risale addirittura al lontano 2011, senza che si sia mai provveduto a mettere in campo i lavori necessari per restituirle in sicurezza alla fruibilità e all'accesso dei cittadini,per ultimo utilizzando i due milioni di euro annunciati sin dal marzo 2019 e dello stanziamento dei quali con le procedure necessarie per l'affidamento dei lavori, a quasi due anni dall'annuncio, non si è saputo più nulla. Una situazione paradossale quanto inaccettabile."
Capodanno, segnatamente sulle vicende recenti che stanno determinato la chiusura frequente del parco, chiede l'intervento urgente del Ministero dei beni culturali ambientali e per il turismo, della Regione Campania e del Comune di Napoli, al fine di mettere in campo interventi tesi a consentire la fruizione continua e costante dell'importante polmone di verde pubblico.