Una Ong e testimoni hanno riferito di manifestazioni della minoranza alawita in diverse città della Siria, dopo un video sui social network che mostrava un attacco a uno dei loro santuari. Tre testimoni sentiti dall'AFP hanno riferito di manifestazioni nelle città costiere di Tartous, Jableh e Latakia, nella Siria occidentale, dove è molto radicata la comunità alawita da cui proviene il deposto presidente Bashar al-Assad. L'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) ha confermato raduni simili a Banias e Homs, la grande città centrale dove la polizia ha intanto dichiarato il coprifuoco dalle 18:00 ora locale.
Intanto, le nuove autorita' siriane hanno bruciato una grande quantita' di droga, tra cui un milione di pillole di captagon, la cui produzione su scala industriale e' prosperata sotto l'ex presidente Bashar al-Assad. "Abbiamo trovato una grande quantita' di captagon, circa un milione di pillole", ha detto un membro delle forze di sicurezza. I miliziani hanno versato carburante e dato fuoco a cannabis, l'antidolorifico tramadolo e circa 50 buste di pillole rosa e gialle di captagon in un complesso militare nel distretto di Kafr Sousa. Il captagon e' uno stimolante simile all'anfetamina, divenuto la piu' grande esportazione della Siria durante la guerra civile, inondando il mercato nero della regione, con la ricca Arabia Saudita come destinazione principale. Dietro al redditizio commercio illegale del captagon si ritiene che ci fosse Maher al-Assad, comandante militare e fratello del presidente Bashar.
"Le forze di sicurezza del nuovo governo hanno scoperto un deposito di droga mentre ispezionavano il complesso di sicurezza", ha detto un altro membro delle forze di sicurezza. Le autorita' hanno distrutto le scorte di alcol, cannabis, captagon e hashish per "proteggere la societa' siriana" e "tagliare le rotte di contrabbando utilizzate dalle aziende della famiglia Assad", ha aggiunto.