Gli scenari: chi vince alle prossime elezioni di settembre?

Solo un’alleanza larga di centrosinistra potrebbe rendere difficile al centrodestra governare

gli scenari chi vince alle prossime elezioni di settembre

Ciò che sembrava inimmaginabile fino a pochi giorni fa è realtà. Il centrodestra di governo (Lega e Forza Italia) e il Movimento 5 stelle non hanno partecipato al voto sulla fiducia. La maggioranza si è dissolta, il premier resterà in carica solo per il disbrigo degli affari correnti. Draghi è salito al Colle per formalizzare il suo addio a Palazzo Chigi.  Mattarella ha sciolto le camere. Comincia la campagna elettorale che porterà l'Italia al voto il 25 settembre. 

Cosa accadrebbe se si andasse al voto oggi con la legge elettorale che abbiamo cioè il Rosatellum? Gli scenari sono diversi, ma almeno tre quelli più probabili.

Nel primo Pd e M5S sono alleati, nel secondo corrono separati, nel terzo c’è un campo largo composto da Dem, pentastellati, Sinistra Italiana, Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva. Solo in quest’ultimo caso potrebbe essere più difficile la formazione di un esecutivo di centrodestra, mentre negli altri due si prospetterebbe una supermaggioranza. 

Quello che emerge è che solo un’alleanza larga composta da Pd, M5S, Sinistra Italiana, Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva potrebbe rendere più difficile la formazione di un esecutivo di centrodestra.

Il Pd coi 5 stelle, senza centristi:  il Pd si presenta insieme al Movimento 5 Stelle e alla lista unitaria di Sinistra Italiana e Verdi, senza alleanza con i partiti di centro (Azione/+Europa e Italia Viva). In questo caso, il centrodestra vincerebbe 221 seggi su 400 alla Camera e 108 su 200 al Senato, ottenendo quindi la maggioranza assoluta per governare in entrambi i rami per Parlamento

 

Secondo scenario: il M5S non si allea col centrosinistra composto da Pd, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva. In questo caso, il centrodestra arriverebbe ad avere una maggioranza ancora più ampia, sfiorando il 60% dei seggi: 240 alla Camera e 122 al Senato. La spaccatura dell’asse giallo-rosso, infatti, porterebbe il centrodestra a vincere gran parte dei collegi uninominali: la coalizione FdI-Lega-FI se ne aggiudicherebbe 116 su 147 alla Camera e 59 su 74 al Senato 

Terza ipotesi: alleanza Pd, M5S, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa, Italia Viva. Solo questo campo largo potrebbe mettere in difficoltà la nascita di un governo di centrodestra, che avrebbe 202 deputati e 99 senatori.