Il Papa: "Gesù è in ogni essere umano: cercatelo tra i più fragili"

"Dio si è fatto piccolo per essere preso in braccio da una mamma, curato ed allattato"

il papa gesu e in ogni essere umano cercatelo tra i piu fragili

C'è una tentazione, che affascina oggi tante persone ma che può sedurre anche tanti cristiani: immaginare o fabbricarci un Dio 'astratto', collegato a una vaga idea religiosa, a qualche buona emozione passeggera. Invece è concreto, è umano, è nato da donna, ha un volto e un nome, e ci chiama ad avere una relazione con Lui". Lo ha detto Papa Francesco nella messa nella Basilica di San Pietro nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella ricorrenza della 58/a Giornata mondiale della pace. "Cristo Gesù, il nostro Salvatore, è nato da donna; ha carne e sangue; viene dal seno del Padre, ma si incarna nel grembo della Vergine Maria; viene dall'alto dei cieli ma abita le profondità della terra; è il Figlio di Dio, ma si è fatto Figlio dell'uomo", ha ricordato nell'omelia, ribadendo che "è nato da donna ed è uno di noi: proprio per questo Egli può salvarci". "Nato da donna - si è soffermato il Pontefice -. Quest'espressione ci parla anche dell'umanità del Cristo, per dirci che Egli si svela nella fragilità della carne. Se è disceso nel grembo di una donna, nascendo come tutte le creature, ecco che Egli si mostra nella fragilità di un Bambino".

E per il Papa, "in tutta la vita di Gesù possiamo vedere questa scelta di Dio, la scelta della piccolezza e del nascondimento; Egli non cederà mai al fascino del potere divino per compiere grandi segni e imporsi sugli altri come gli aveva suggerito il diavolo, ma svelerà l'amore di Dio nella bellezza della sua umanità, abitando tra noi, condividendo la vita ordinaria fatta di fatiche e di sogni, mostrando compassione per le sofferenze del corpo e dello spirito, aprendo gli occhi dei ciechi e rinfrancando gli smarriti di cuore". "Gesù ci mostra Dio attraverso la sua umanità fragile, che si prende cura dei fragili", ha osservato Francesco. I

l Pontefice ha invitato a pensare che "Maria, la fanciulla di Nazaret, ci riconduce sempre al Mistero del Figlio suo, Gesù. Ella ci ricorda che Gesù viene nella carne e, perciò, il luogo privilegiato dove poterlo incontrare è anzitutto la nostra vita, la nostra fragile umanità, quella di chi ogni giorno ci passa accanto". "Affermiamo che Egli è il Signore del tempo ma abita questo nostro tempo, anche questo nuovo anno, con la sua presenza d'amore - ha proseguito -. Affermiamo che Egli è il Salvatore del mondo, ma possiamo incontrarlo e dobbiamo cercarlo nel volto di ogni essere umano". "E se Lui, che è il Figlio di Dio, si è fatto piccolo per essere preso in braccio da una mamma, per essere curato e allattato, allora vuol dire che ancora oggi Egli viene in tutti coloro che hanno bisogno della stessa cura: in ogni sorella e fratello che incontriamo e che ha bisogno di attenzione, di ascolto, di tenerezza", ha detto ancora il Papa.