I grandi poteri economici dietro la possibile genesi del conflitto in Ucraina

Chi ha guadagnato dalla guerra? I produttori di armi e le multinazionali della distribuzione del gas

i grandi poteri economici dietro la possibile genesi del conflitto in ucraina

Cercare le verità

Ho sempre pensato che i film gialli fossero stati ideati da persone, che conoscevano la società americana in tutti i suoi aspetti e in profondità, constatando che l’informazione, serva del potere economico, nascondeva le verità, sostituendole con le falsità. Ho pensato che il conflitto Russia-Ucraina, che viene presentato come conseguenza dell’invasione Russa, potrebbe ispirare un film giallo. Perché la verità, secondo me, è un’altra ed assegna la responsabilità del conflitto ai poteri economici occidentali, che utilizzano organismi, come la Nato, per allargare l’area del mercato per i produttori occidentali.

Kissinger (nel 2014) e la Merkel, anche ricordando la reazione degli Stati Uniti al tentativo russo di considerare Cuba una sua colonia, erano contrari all’adesione dell’Ucraina alla NATO, temendo la reazione della Russia, che, in tale scelta, intravedeva la chiusura dell’unico passaggioche la collegava a Paesi importanti per i suoi rapporti commerciali. Anche il fatto che l’occidente sostenesse Zelensky, che si era sempre dichiarato anti Putin, poteva influenzare la reazione della Russia. Gli interessi del potere economico occidentale e il fatto che un eventuale conflitto si sarebbe svolto lontano dai Paesi occidentali, rese cinico l’occidente. Dopo l’inizio della guerra, alla Russia furono provocati altri danni con le sanzioni imposte e con l’aumento delle tasse sugli scambi commerciali con i Paesi occidentali.

Una grande percentuale dell’energia utilizzata in occidente proveniva dal territorio sovietico. Anche le potenti industrie belliche occidentali, per fare affari, potevano avere interesse a non far finire il conflitto. Tutti questi elementi venivano sottaciuti dai commentatori occidentali, che attribuivano la causa dell’invasione al carattere autoritario di Putin, trascurando il fatto che a Putin il potere era stato offerto da Elstin quasi 20 anni prima e che, grazie a straordinari consensi, lo aveva conservato.

La miopia interessata dei poteri occidentali non fece comprendere loro che Putin, vistosi accerchiato, poteva rafforzare i rapporti politici ed economici con i Paesi islamici, i quali consideravano questa eventualità utile a rafforzarli nei confronti dei Paesi dell’occidente, come si sta dimostrando, da quando è iniziato il conflitto tra Israele e Hamas-Palestina. Inoltre, la prevedibile reazione russa alle sanzioni, con l’aumento del prezzo del gas, danneggia i consumatori occidentali e provoca vantaggi alle imprese importatrici.

L’instabilità geopolitica sta crescendo e fa temere la terza guerra mondiale. Le difficoltà per attraversare il Canale di Suez, create degli amici di Putin, pesano sui Paesi occidentali, che si affacciano sul Mediterraneo. Ho sempre pensato che per eliminare gli effetti, bisogna eliminare le cause. La causa dell’invasione russa, secondo me, è la decisione di voler accogliere l’Ucraina nell’Europa Unita.

Personalità, come il Papa, hanno chiesto che, per porre fine al conflitto, bisogna lasciare l’Ucraina neutrale. Le parole del nuovo Presidente degli Stati Uniti lasciano intravedere una via d’uscita. In questo capitolo della storia del vecchio continente, è lecito domandarsi :”Quale influenza hanno avuto i grandi produttori di armi, nelle decisioni prese dai Paesi dell’E.U.?

La conoscenza dei fatti esposti e una buona immaginazione potrebbero dar vita ad un interessante film giallo.