Non se ne può più

Non perdiamo tempo a dividerci in spettatori di un mondo politico incapace, riscopriamo i valori

non se ne puo piu

Prima dell’esplosione del populismo, del giustizialismo e della sostituzione del cervello con i piedi, della seconda Repubblica, le piazze, i bar e dove si passeggiava erano luoghi in cui si parlava della politica dei Partiti e delle loro visioni del futuro. I problemi della società, dei vari gruppi sociali e dei territori impegnavano le sensibilità delle persone. I messaggi erano interessanti e coinvolgenti e le Piazze si riempivano, quando si tenevano comizi. Le Tribune politiche erano lezioni di vita e di politica. I giornalisti erano pochi e bravi e gli intervistati erano quelli che avevano cose da dire, Segretari dei Partiti e uomini di cultura. Nella seconda Repubblica, il qualunquismo di sinistra, il populismo radical-chic, gli intellettuali di sinistra, indipendenti a pagamento, e il grillismo del PCI, hanno fatto abbassare il livello della politica.

I Partiti sono stati sostituiti da gruppi organizzati da poteri economici (Berlusconi, Dini, Monti, Prodi); consigliati dalla massoneria (ex magistrati in politica); partoriti da interessi localistici (Lega) ; utili per soddisfare esigenze dei corpi (radicali)...

È stato facile per i poteri economici internazionali, anche per l’esplosione della globalizzazione, diluire la politica e, come ha dimostrato Tremonti, passare dal corteggiamento ai Governi all’ imporre loro le scelte economiche e la politica. Poiché le società virtuose sono poco consumatrici, il Taylorismo-fordismo, strumento falsamente culturale, dei poteri, tendeva a fare aumentare i falsi bisogni e a ridurre le virtù sociali.

Ciò ha prodotto il modernismo e il consumismo, la cui crescita ha alimentata la concorrenza tra gli Stati, tra le imprese e tra le persone, con il consequenziale isolamento e distruzione dei “centri di gravità permanente”. Il fiume dell’epidemia sociale, iniziato molti secoli fa, è diventato un lago globale. Relativamente al nostro Paese, siamo arrivati ad avere 1 femminicidio ogni 3 giorni, una gioventù diventata un pericolo pubblico, che riempie più i locali distributori di alcool che le palestre e le biblioteche.

Le strade e i marciapiedi sono campi da guerra e le gite fanno aumentare i morti per incidenti stradali. La medicina legale, che doveva alimentare un freno alla delinquenza, agli assassini e alla degenerazione sociale è stata diluita. La giustizia è diventata esercitazione sociologica e le carceri diventano sempre più alberghi. Così, li chiamava la camorra. Il buonismo che influenza le decisioni sull’immigrazione sta facendo aumentare i carcerati e il costo per lo Stato. Ci sono, poi, gli effetti sull’ambiente, sul quale la mentalità modernista ha scaricato la logica concorrenziale da Torre di Babele, la fame di territorio e la stupida concentrazione di persone (città da 30.000.000 di abitanti).

La fotografia del mondo ci fa vedere moltissimi popoli in guerra, i poteri economici che, contravvenendo alla globalizzazione dei popoli, vogliono distruggere quelli che rappresentano un ostacolo al loro dominio e all’espansione della loro potenza.

Viene dimostrato un concetto, i poveri sono merce per potenti, mentre la classe media è una loro nemica. Un altro strumento pericoloso esiste all’orizzonte: la tecnologia artificiale, utilizzata con una soggezione quasi religiosa. Molti scienziati temono che sia iniziato l’ultimo periodo dell’umanità.

Perciò, invece di perdere tempo a dividerci in spettatori di un mondo politico incapace , riscopriamo i valori nobili, cristiano sociali e socialisti democratici, e iniziamo a curare la società. Penso di essere giudicato troppo pessimista.

Domando: meglio essere pessimista o ingenuo ottimista?