Omicidio Vanessa, preso l'assassino. La Procura: «Lui feroce e pericoloso»

Si è accanito sulla donna incinta con un coltello e un martello

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Ha premeditato ogni mossa, persino la foto dell'autostrada sui social per ingannare gli investigatori

La Procura di Treviso contesta a Fandaj Bujar, il kosovaro 41enne fermato ieri sera dai carabinieri perche' ritenuto autore dell'omicidio di Vanessa Ballan, quattro aggravanti.

A quanto si apprende da fonti investigative, sono la premeditazione, il fatto che avesse avuto una relazione con la vittima, il fatto che la donna uccisa fosse incinta e la circostanza che il delitto sarebbe avvenuto dopo una condotta persecutoria.

Vanessa Ballan, 27 anni, e' stata accoltellata sulla soglia di casa: aveva aperto lei stessa all'assassino, col quale aveva avuto in passato un legame.

La donna, madre di un bambino di 4 anni, aspettava un secondo figlio.

Il femminicidio di Vanessa Ballan è avvenuto tra le 11.21 e le 11.47 di ieri. La ricostruzione è del procuratore di Treviso, Marco Martani, in base al traffico di messaggi whatsapp tra la vittime e il compagno, Nicola Scapinello.

Il secondo messaggio risulta non ricevuto né letto. Alle ore 12.00 Scapinello è arrivato a casa e ha trovato Vanessa morta a terra. Per recarsi all'abitazione della donna risulta che Bujar abbia utilizzato una bicicletta con cui ha portato con sé un borsone in cui aveva riposto il martello usato per sfondare la porta a vetri di accesso all'abitazione.

Nella casa dell'omicida sarebbero stati trovati coltelli simili a quello utilizzato per colpire la donna. Già una prima volta, secondo quanto si è appreso, Bujar, incensurato, aveva tentato di accedere alla casa, scavalcando la recinzione, poche settimane fa. 

Secondo il procuratore della Repubblica "l'unica misura che avrebbe potuto impedire l'aggressione sarebbe stata la custodia cautelare in carcere, un provvedimento per sostenere il quale non vi erano oggettivamente elementi sufficienti".

Nel telefono di Vanessa i messaggi pericolosi erano stati stati regolarmente cancellati, probabilmente per evitare che il compagno potesse prenderne visione. L'inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Michele Permunian e l'autopsia sul corpo della vittima sarà condotta dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli.