Giudice arrestato: segnalato due volte alla Banca d'Italia

Operazioni sospette. indagini a Brindisi

giudice arrestato segnalato due volte alla banca d italia

Per due volte è stato segnalato all'Ufficio informazioni finanziarie della Banca d'Italia il giudice civile di Brindisi, Gianmarco Galiano, per operazioni ritenute "sospette" eseguite sui conti correnti della suocera, indagata per corruzione. E' quanto emerge dagli atti di indagine su presunti episodi di corruzione in atti giudiziari per cui il giudice e' stato arrestato giovedi' e condotto in carcere.

La prima segnalazione era stata fatta nel 2015 per prelevamento di contante da un conto aperto in una banca di Latiano. "Il funzionario di banca - e' precisato negli atti - era allarmato dalla consistenza dell'importo complessivo prelevato e dalle non verificabili motivazioni addotte". Si trattava di "spese varie, spese famigliari, regali pasquali in famiglia, viaggio in Tunisia e pagamento maestranze edili". Il sospetto era stato indotto dalla presenza in banca "in quasi tutte le operazioni del genero magistrato Gianmarco Galiano". La seconda segnalazione risale al 19 gennaio 2017 per la richiesta avanzata da Galiano di porre all'incasso, in virtu' di una procura notarile speciale, 21 assegni circolari per un totale di 289.000 euro, emessi da due diversi istituti bancari in favore della suocera. Galiano avrebbe chiesto di versare le disponibilita' sul proprio corrente bancario. "La filiale - e' precisato - in mancanza di elementi necessari per ottemperare all'adeguata verifica, non aveva dato corso alle operazioni".