"Non faccio il medico, ascolto i medici: la logica dice che chi ha più di 60 anni deve correre a vaccinarsi ma l'obbligo vaccinale non c'è per legge in nessun paese. Gli insegnanti sono vaccinati all'85% e sui bambini andiamoci coi piedi di piombo". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a proposito di obbligo di vaccinazione e green pass, intervistato da Veronica Gentili a Controcorrente su Rete 4. Salvini continua affermando che non è possibile "ricattare i ragazzini dicendo o ti vaccini o non entri in classe, piuttosto per riaprire le scuole in sicurezza si intervenga sul trasporto pubblico, sull'areazione delle classi, sul numero di alunni per classe. Possiamo chiedere cautela quando si tratta della salute dei nostri figli e dei nostri nipoti?" ha chiosato Salvini.
"Se le condizioni di sicurezza alle quali ci ha portato il vaccino sono tali da poter fare a meno del distanziamento, noi riusciremo a condurre l'anno in presenza. Se così non sarà il ritorno alla Dad purtroppo sarà inevitabile". Ecco perchè ritengo che il vaccino sia una necessità per tutti. Lo ha affermato il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, a "Coffee Break Estate" su La7. "La criticità chiave resta il distanziamento e il distanziamento ha a che fare con gli spazi. Se si dirà che si può fare a meno del distanziamento, grazie alla vaccinazione è un conto, se, invece del distanziamento non si potrà fare a meno il problema degli spazia sarà quello dominante e sarà per questo che non riusciremo a tenere tutti gli alunni contemporaneamente in presenza".
"Specie nelle grandi aree metropolitane - ha ricordato Giannelli - e soprattutto nelle superiori abbiamo spesso aule non abbastanza grandi, nelle quali è impossibile garantire il distanziamento. E per costruire nuove scuole serve un piano e, naturalmente, servono degli anni".