"I vaccini da soli non bastano. Coi vaccini da soli l'immunità di gregge non si raggiunge. Bisogna passare dalla fase emergenza alla fase sostenibilità, che si ottiene in due modi: con la vaccinazione e sfruttando la finestra di tempo che ti danno le misure di restrizione. Se i casi diminuiscono, è chiaro che quello è il momento per scatenare tutta la nostra forza per tracciare tutti quanti. E invece è la seconda volta che, in coincidenza col calo dei contagi, vediamo il calo dei tamponi. Dovrebbe esattamente accadere il contrario e si fa fatica a capire questa cosa". E' la riflessione del virologo Andrea Crisanti, intervenuto oggi ad 'Agorà Estate' su Rai3. "E' chiaro - ha spiegato il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova - che se noi abbiamo un sistema di tracciamento sparpagliato su 20 regioni, ognuno fa come gli pare". E poi ci sono "i farmacisti che non hanno possibilità di fare refertazione", e così "è un disastro. In Inghilterra hanno l'85% della popolazione che ha ricevuto una dose e il 70% che ha ricevuto due dosi, tra AstraZeneca e Pfizer, e hanno una media di 30-35mila casi al giorno. Perché i casi non sono aumentati, ma stanno calando o si sono stabilizzati? Perché l'Inghilterra ha un sistema di tracciamento degno di questo nome: fanno 1,2 milioni di tamponi al giorno e hanno un'App con geolocalizzazione volontaria che la settimana scorsa ha messo in quarantena 500mila persone al giorno. E' così che funziona".
- In Inghilterra, continua Crisanti, "nonostante abbiano aperto tutto, i casi perlomeno oscillano intorno a un numero che dal punto di vista di impatto sul sistema sanitario sembra accettabile, sebbene sia ancora alto. E' questa la strada". Quanto alle proteste di piazza in corso in questi giorni in Italia, il virologo osserva: ci sono anche persone "che non hanno capito la situazione in cui vivono. Sono fortunatamente una minoranza".