Dopo il via libera dell'Ema, riprendono da oggi in Italia e negli altri Paesi d'Europa le vaccinazioni con AstraZeneca. Tra i primi ad annunciare la ripartenza, l'Italia di Mario Draghi e la Francia di Macron. Anche in Germania la campagna riprenderà oggi, mentre la Spagna lo farà con qualche cautela in più da mercoledì prossimo.
L'agenzia del farmaco comunque, dopo un'attenta analisi dei dati, è arrivata alla conclusione che il vaccino è "efficace e sicuro" e che i "benefici superano qualsiasi possibile rischio", escludendo difetti nella qualità della manifattura o in lotti specifici. Le consultazioni hanno portato alla "chiara conclusione scientifica" che il siero di Oxford "non è associato" con l'aumento dei coaguli di sangue osservato da alcuni scienziati, ha indicato la direttrice dell'Ema, l'irlandese Emer Cooke.
In Italia intanto anche i farmacisti potranno somministrare i vaccini. Ma mentre ripartono le vaccinazioni con AstraZeneca, l'Ue appare divisa sulla proposta della presidente della Commissione Ursula Von der Leyen di una stretta sull'export dei vaccini al Regno Unito, mentre secondo Bloomberg nell'Ue ci sono ancora 20 milioni di dosi inutilizzate nei frigoriferi.
Se alcuni Stati avessero avuto il vaccino e altri no, "sarebbe stato devastante per l'unità europea e avrebbe distrutto il mercato unico", dice la presidente della commissione Ue su 'La Repubblica' difendendo i contratti sui vaccini, annuncia che AstraZeneca è stata "messa in mora" per i ritardi nelle forniture e chiede "reciprocità" sull'export di vaccini, rivolgendosi in particolare al Regno Unito. E' "estremamente fiduciosa" che si possa vaccinare il 70% della popolazione entro l'estate. Non chiude a Sputnik, il vaccino russo.