Morto Cossutta, il più filosovietico dei comunisti italiani

Aveva 89 anni: fondò Rifondazione Comunista

Filosovietico per antonomasia, nel 1981 si oppose strenuamente alla linea revisionista del segretario Berlinguer, il quale aveva affermato che la «spinta propulsiva» della Rivoluzione d'Ottobre si era esaurita

E' morto ieri pomeriggio all'ospedale San Camillo di Roma Armando Cossutta, storico dirigente del Pci. Aveva 89 anni. Cossutta è stato il più filosovietico dei comunisti italiani, fondatore di Rifondazione comunista dopo la trasformazione del Pci e poi del partito dei comunisti italiani. Del Pci Cossutta è stato una delle colonne negli anni in cui il rapporto con Mosca era più forte. Si era iscritto al partito nel 1943 ed aveva partecipato alla resistenza nelle brigate Garibaldi. Nel dopoguerra divenne dirigente del partito. Era l'uomo più vicino a Mosca. Fu segretario del Pci milanese e lombardo, per entrare poi in Parlamento nel 1972, dove resto'  fino al 2006. Aveva dedicato alle ragioni della sinistra le ragioni della sua esistenza.