"Invece che sul terzo mandato, Vincenzo De Luca senta il dovere di indire una conferenza stampa sulla disastrosa gestione della sanità in Campania che continua ad essere fanalino di coda in Italia, con il record negativo di Napoli per quanto riguarda le morti evitabili": così Severino Nappi, capogruppo della Lega in consiglio regionale. Il centrodestra, dopo la conferenza di Giorgia Meloni, si rivolge al governatore della Campania.
"Prima questo signore si farà da parte - l'affondo dell'esponente leghista - prima potremo far tornare la sanità ad essere un diritto, dopo che dieci anni della sua amministrazione l'hanno ridotta ad elemosina".
"Le posizioni espresse da Giorgia Meloni e Antonio Tajani sull'impugnativa della legge regionale campana sono chiare e segnano un punto importante per il centrodestra", gli fa eco Francesco Maria Rubano, parlamentare di Forza Italia.
Duro anche il commento di Fratelli d'Italia: per il commissario Antonio Iannone "il presidente Meloni ha argomentato che l'approfondimento tecnico-giuridico ha concluso che si tratta di materia statale. Si tratta di un atteggiamento serio che non valuta le azioni per convenienza politica. De Luca ha imposto ai consiglieri regionali di votare una legge ad delucam in una visione sovietica in cui tutto si può cambiare a seconda delle necessità personali prima ancora che politiche".
Netto il giudizio di Sergio Rastrelli: "Con una decisione coraggiosa e coerente sul terzo mandato, il governo nazionale ha impugnato una legge regionale palesemente illegittima, e volgarmente incostituzionale. La Regione Campania, nei mesi che ci aspettano, sarà così nuovamente libera di determinarsi e di disegnare il proprio futuro, finalmente libera da un assetto di potere mefitico, libera dalla visione miope e dalla sciatteria istituzionale degli ultimi anni, libera da interessi opachi e da clientele avide. Al centro destra, ora, la irripetibile chance di creare la alternativa", ha concluso il parlamentare meloniano.