Perifano: «Città ostaggio di pessima politica: è il tempo di liberarla»

Il candidato di Alternativa per Benevento: «Mastella? Ha pensato solo ai suoi tornaconti politici»

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Benevento.  

In una piazza Castello che si riempie man mano Luigi Diego Perifano, candidato di Alternativa per Benevento, chiude la campagna elettorale dando spazio prima ai ragazzi: i più giovani candidati nelle sue liste, con i colori che hanno scelto.
Emozionato, e con la voce provata, per l'ultimo comizio Perifano tira le somme di un perché che non pesa più di un “perché no?” : «Vedere questa piazza e i sorrisi di chi mi è stato accanto ripaga di tutti i “chi te l'ha fatto fare” che ho sentito. Rischi? Sì, ma i calcoli li fanno quelli che vivono col chiodo fisso del potere».


Chiaro il riferimento al competitor principale, Mastella, citato a esempio di tutto ciò che c'è da mettere da parte: «Questa città è in ostaggio di una cattiva amministrazione e una pessima politica: che gestisce il potere pubblico come se ci fossero dei sudditi, che caccia o iscrive nel libro nero assessori o consiglieri che non si allineano, con la macchina amministrativa che diventa un setaccio in cui tutto deve passare. Vuoi un permesso a costruire? Ambisci a un incarico pubblico? Vuoi si taglino le erbacce nella tua contrada? Si può fare, ma con la politica a regolare il traffico. In pratica è il codice elettorale che si sostituisce al codice degli enti locali. Questi cinque anni amministrativi hanno significato per la nostra città il niente mischiato col nulla...ma sul piano politico hanno fruttato eccome: la creazione di un partito, un bel seggio in Parlamento, posti nello scacchiere regionale e l'occupazione di ogni spazio dove c'è da gestire. E che ne è stato della città?»


Carente secondo Perifano il peso specifico delle promesse mantenute da Mastella: «Ho letto il programma di Mastella del 2016: non è stato mantenuto in alcun punto. Che fine ha fatto la badante di comunità? Forse la badante servirebbe a qualcuno. E sulla casa di comunità? Idea nostra, rubata da Mastella: è lui questa volta che ha fatto il succhiaruote. E la città ha fatto passi indietro ed è stata presa d'assalto da imprese non del luogo anche per i lavori più semplici: basta, basta davvero».


E sugli ex amministratori della giunta Pepe passati con Mastella: «Un disco rotto per cui la colpa è sempre di quelli di prima. Ma non ci crede nessuno. Ci hanno creduto solo quelli che poi sono passati col sindaco uscente, per un abbraccio mortale, anzi, maleodorante...e si sono beccati schiaffoni politici senza mai battere ciglio».
E dunque: «E' stato un cammino appassionante, in cui ho incontrato tante persone e tanti che mi hanno incoraggiato, tanti che mi hanno detto “vai avanti”: è questo il tempo»