Prima la neve, ora la richiesta di spostamento dell'orario della partita di recupero. La partita di Potenza sta diventando una sorta di “via crucis”. Se sulla precipitazione nevosa è difficile trovare animi colpevoli, la richiesta di spostamento dell'orario da parte del sindaco di Potenza sembra essere solo una inutile forzatura. Le due società hanno deciso assieme il giorno e l'orario del recupero, che di questi tempi è stato più che saggio porlo nel primo pomeriggio per evitare gelate e ulteriori complicazioni in una zona fredda come il capoluogo lucano posto a 820 metri sul livello del mare.
L'ammonistrazione comunale avrebbe richiesto lo spostamento alle 19 per “la necessità di non poter chiudere le strade di accesso allo stadio, come previsto, due ore prima del fischio d’inizio a causa della presenza in zona del tribunalee di alcuni istituti scolastici”.
Richiesta piuttosto strana da parte dell'Amministrazione che ha fatto disputare recentemente alcune partite in giorni feriali e ad orari pomeridiani: è il caso dell'ottavo di finale di Coppa Italia tra Potenza e Altamura giocatasi martedì 16 novembre alle 14,30 o prima ancora Potenza-Taranto che fu giocata giovedì 31 ottobre alle 15. Lo stadio è lo stesso, le difficoltà che esisterebbero per la gara col Benevento c'erano anche in quelle due circostanze. Non si capisce perchè questa volta l'Amministrazione abbia sentito il dovere di intervenire.
Al Benevento, ovviamente, non sta bene che si giochi alle 19. Sarebbe costretto a non tornare in città dopo la partita e trascorrere la notte in albergo, perdendo un'altra mezza giornata di possibili allenamenti. Oltre ai pericoli che comporterebbe la gara spostata alle 19 con il prevedibile calo delle temperature e la possibilità di giocare su un fondo campo ghiacciato (a Potenza si spala ancora la neve e per martedì è prevista pioggia e temperature basse).
E' auspicabile che dalla parte del Benevento si schieri anche la Lega: l'orario è stato scelto con congizione di causa dalle due società e non si cambia.