AsLimItaly: nuova procedura di discarico automatico carichi alle Agenzie Entrate

La nota del presidente dell'Associazione Liberi Imprenditori Italiani

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Benevento.  

La AsLimItaly (Associazione Liberi Imprenditori Italiani) tutela da molti anni i contribuenti, in particolare le imprese contro gli abusi fiscali, successivamente all’entrata in vigore della nuova procedura di discarico automatico dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
"La procedura di discarico automatico – spiega il presidente Fucci – si applica quando le somme non sono state incassate entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento del carico. È di dominio pubblico il prevalere in Italia della 'lentocrazia tributaria'. In veste di associazione a tutela di tutti i contribuenti italiani-cittadini e imprese chiediamo un’applicazione immediata. In questo modo si garantirebbe giustizia fiscale equa, evitando procedure lunghissime.
Non è giusto e corretto - ha rimarcato Fucci - attendere il 31 dicembre 2025 per un carico affidato dal 2000 al 2010. Siamo oltre il termine prescritto dalla Cassazione che è quinquennale.

In riferimento all’ordinanza n.1997/18, la nota sentenza n.23397/16 a sezioni unite ha precisato “la prescrizione quinquennale opera in riferimento a tutti gli atti, in qualsiasi modo denominati: riscossione coattiva o mediante ruolo, inclusi i crediti relativi ad entrate tributarie dello Stato, nonché le sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”.
La AsLimItaly – prosegue Fucci – desidera raggiungere equità e giustizia fiscale, affinché la nostra nazione possa rientrare tra le democrazie europee e possa essere considerata una società civile in tutti gli aspetti. Basta succhiare il sangue a questi poveri contribuenti che lottano ogni giorno.
Con l’attuale sistema milioni di aziende decidono di chiudere perché presi da continui rischi. Tutto ciò succede al nord-est e al centro sud: anche qui come in tutta Italia, arrivano le cartelle di Equitalia...".
Dall'Associazione Liberi Imprenditori Italiani si soffermano poi sulle "importanti novità sono emerse dal Decreto Riscossione in vigore dal 1° gennaio 2025 sul discarico automatico delle cartelle di pagamento non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, dovranno essere restituite all’ente titolare del credito. La cartella non verrà cancellata ma, una volta restituita, l’ente creditore potrà decidere di utilizzare tre soluzioni diverse: – gestire in proprio la riscossione coattiva delle somme discaricate; – affidarla in concessione a soggetti privati mediante gara pubblica; – riaffidarla all’Agenzia delle Entrate Riscossione per 2 anni, qualora l’ente creditore venga a conoscenza di nuovi e significativi elementi reddituali del debitore. È annunciato che l’Agenzia delle Entrate Riscossione, in qualsiasi momento, possa trasferire all’ente creditore la comunicazione di discarico anticipato della cartella nel caso rilevi la chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale a carico del debitore.

La procedura del discarico - spiega ancora Fucci - non verrà applicata alle cartelle per le quali, al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, risulta sospesa la riscossione, ovvero sovrastano ancora procedure esecutive o concorsuali. L’Agenzia delle Entrate Riscossione potrà acconsentire la suddivisione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, di importo inferiore o pari a € 120.000,00, fino ad un massimo di: 84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026; 96 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028; 108 rate mensili, per le richieste presentate a decorre dal 1° gennaio 2029. 
Se il contribuente dichiara di ritrovarsi in una temporanea situazione di difficoltà economico-finanziaria, l’Agente della riscossione potrà anche concedere una suddivisione mensile fino a 120 rate. La burocrazia – conclude Fucci – a volte non conosce vergogna. Se non si attuano svolte fiscali sarà compromesso il tessuto socio-economico nazionale, provocando una strage soprattutto a danno delle piccole e medie imprese che hanno risorse limitate”.