Sarebbe uscito di casa dopo aver ricevuto una telefonata sul cellulare. Ignaro che ad attenderlo ci fosse la morte. Appuntamento in via Castagneto, dove l'esistenza turbolenta di Orazio De Paola, 58 anni, di San Martino Valle Caudina, già noto alle forze dell'ordine, è stata stroncata da più colpi di pistola che l'hanno centrato alla testa – uno alla tempia – e al tronco. Cinque colpi, forse più: un dato che emergerà dall'autopsia che sarà curata dal medico legale Lamberto Pianese.
Un esame che fornirà ulteriori elementi ai carabinieri che, diretti dalla Dda e dalla Procura di Avellino, stanno lavorando, pancia a terra, per risolvere un omicidio che ha strappato ai suoi familiari – sono rappresentati dall'avvocato Valeria Verrusio – un personaggio che per decenni ha occupato le cronache giudiziarie. Indicato soprattutto come esponente di spicco del clan Pagnozzi.
L'attività investigativa sembra aver imboccato una determinata pista che rimanderebbe al gesto di un giovane che abita in uno slargo a vicolo cieco che rappresenta una delle biforcazioni – l'altra va in direzione del cimitero- di via Castagneto. Bocche chiuse tra gli investigatori, nessuna conferma per le voci, sempre più insistenti, secondo le quali sarebbe stato fermato lungo l'autostrada, in provincia di Roma, a bordo di un'auto nella quale viaggiavano anche altre persone. É così?