E’ chiuso nel carcere di Bellizzi, Gianluca Di Matola, il giovane di San Martino Valle Caudina fermato per l’omicidio del boss Orazio de Paola.
Trentino anni, originario di Sarno, ma da anni residente in Valle Caudina, è stato fermato alle porte di Roma. Era a bordo di un’auto e aveva lasciato la sua abitazione assieme agli altri familiari, pochi istanti dopo il delitto. Questo e altri elementi hanno portato gli investigatori a seguire le sue tracce.
L’avvocato Antonio Iannaccone, difensore d’ufficio, è stato avvisato del fermo, dalla Dda di Napoli questa notte, nel momento in cui Di Matola è stato trasferito nel carcere avellinese. Ora bisognerà attendere l'udienza di convalida, non ancora fissata, che per rogatoria si terrà dinanzi al gip di Avellino.
Intanto, gli investigatori, guidati dal colonnello Massimo Cagnazzo, stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’omicidio. De Paola sarebbe uscito di casa dopo aver ricevuto una telefonata sul cellulare. Appuntamento in via Castagneto, dove era stato centrato da più colpi di pistola alla testa – uno alla tempia – e al tronco. Cinque colpi, forse più: un dato che emergerà dall'autopsia che sarà curata dal medico legale Lamberto Pianese, al quale domani il sostituto della Dda Giuliano Caputo affiderà l'incarico. Probabile che i familiari, rappresentati dall'avvocato Valeria Verrusio, nominino un loro consulente.
L' esame fornirà ulteriori elementi ai carabinieri, che stanno lavorando per mettere a posto i tasselli dell'omicidio di un personaggio che per decenni ha occupato le cronache giudiziarie. Indicato soprattutto come esponente di spicco del clan Pagnozzi.
L'attività investigativa sembra aver imboccato una determinata pista che rimanderebbe ad una lite avvenuta nella vicina piazza qualche giorno prima del delitto. I due avrebbero litigato violentemente. Sarebbero venuti pure alle mani. E, sembra che alla base del litigio ci sia un motivo passionale. I due, stando a indiscrezioni, riservavano le proprie attenzioni per la stessa donna. E proprio lei, a quanto pare, sarebbe stata già ascoltata dai carabinieri.