La natura non smette mai di sorprendere e meravigliare nemmeno chi dello studio degli animali e dell'ambiente ne ha fatto una scelta di vita. Ecco allora la sorpresa degli studiosi di Ardea Onlus di poter ammirare un “capriolo che abbaia”. Nel video realizzato dall'associazione ambientalista lo si può guardare e sentire chiaramente. Come racconta ad Ottopagine Rosario Balestrieri, presidente di Ardea Onlus che ricorda l'importanza del progetto di “foto-trappolaggio realizzato dall'associazione 'Ardea' con il supporto del Parco regionale del Matese. Un progetto avviato ormai da circa due anni da Giovanni Campobianco, naturalista e socio Ardea e che ha consentito l'installazione di fotocamere con sensore termico di movimento nascoste nei vari siti del Parco del Matese che consentono di immortalare soprattutto mammiferi medio grandi come volpi, lupi, cinghiali, istrici, tassi, lepri, scoiattoli ed anche il gatto selvatico (tra le specie più rare)”.
Resta da escludere l'idea di un semplice censimento degli animali presenti sul Matese ma piuttosto uno studio della loro presenza e dei loro comportanti: “Questo progetto – chiarisce Balestrieri - non consente un censimento preciso, ma permette comunque di avere una stima approssimativa della presenza di alcune specie sul territorio. Altro aspetto importante è che consente per le specie più rare del parco di conoscerne la loro ubicazione sul territorio, per cui di sapere dove questi animali sono presenti e quali sono le zone in cui si muovono principalmente”.
E sono molteplici gli aspetti osservati fino ad oggi: “Questo studio ha un grande valore nell'ambito divulgativo per offrire a tutti, anche non esperti, una cognizione della natura che ci circonda”. Di qui l'iniziativa per chiedere ai cittadini di “segnalare dove trovano gli aculei per poter mettere le trappole nelle zone indicate dagli utenti”.
Infine la sorpresa: “Nel video osserviamo un capriolo che abbaia. Si tratta di un'abitudine di questa specie - spiega il presidente di Ardea Onlus - per marcare il proprio territorio: nel maschio del capriolo è un modo normale per avvisare gli altri animali della sua presenza, soprattutto nel periodo degli accoppiamenti”.
Video su gentile concessione dell'associazione Ardea Onlus