L'impatto economico dell'emergenza covid-19 rischia di stravolgere le liste delle squadre partecipanti ai tornei della pallacanestro italiana. Ripescaggi, wild-card, autoretrocessioni, ammissioni tramite ranking interni, ma anche il lodo "salva città". Con il consiglio federale di ieri, la FIP ha innovato il regolamento. Il "lodo Petrucci" - attivo nel calcio dal 2004 al 2014 - in ambito cestistico: le società professionistiche, ovvero quelle iscritte alla Serie A, potranno ricollocarsi al piano inferiore, in Serie A2, per la sola stagione 2020/2021.
Nei fatti, il "salva città" supera la prima idea formulata dalla Lega Nazionale Pallacanestro. Nelle ore precedenti al consiglio federale, il massimo dirigente della LNP. Pietro Basciano, aveva aperto ad una sola autoretrocessione. Ora, invece, dalla Serie A i club potranno optare per la ricaduta in A2. Con l'ingresso in scena del lodo può cambiare e non di poco il flusso promozioni/retrocessioni, garantito dalle indicazioni delle società e non dai verdetti, cancellati per lo stop definitivo dell'annata 2019/2020, di fatto annullata.
Lo scenario - La Serie A è a 18 squadre dopo l'ammissione del Basket Torino tramite ranking interno, ma le criticità per la prosecuzione dell'attività in massima serie si avvertono in diverse realtà, che potrebbero scivolare in A2 (due gironi e numero pari), anche grazie al "salva città". A questo punto, sembra complicarsi il piano di ripescaggio nel secondo campionato nazionale da parte di diversi club di Serie B. E non va dimenticato il mercato dei titoli sportivi che coinvolge direttamente anche la città di Avellino. Tanti rumors in giro per l'Italia, ma ad oggi solo la cessione dei diritti di A2 della Poderosa Montegranaro a Chieti si è concretizzato.
Il lodo "salva città": "In considerazione della situazione di emergenza dettata della pandemia e dei conseguenti effetti negativi che si stanno determinando, il Consiglio Federale ha approvato in via eccezionale e per la sola stagione agonistica 2020/2021, il Lodo “Salva Città”. Il lodo per il settore professionistico mira a consentire di individuare nuove risorse umane e finanziarie per mantenere il livello di attività raggiunto nel medesimo territorio. L’eccezionalità del momento storico, i forti inviti del Governo rivolti alle Federazioni sportive affinché assumessero tutte le misure straordinarie ritenute opportune per consentire la salvaguardia del patrimonio sportivo, la Legge emanata nell’agosto 2019 che fa espresso riferimento alla possibilità di valutare la consistenza del titolo sportivo per poi eventualmente permetterne il passaggio, hanno indotto il Presidente e il Consiglio federale ad adottare tempestivamente questo provvedimento per l’anno sportivo 2020/2021", si legge nella nota FIP.