Il capitano della Sandro Abate Avellino, Massimo Abate, ha tenuto una conferenza stampa per tracciare il punto sul delicato momento in casa verdeazzurra. Il quintetto del capoluogo irpino è reduce da cinque sconfitte e un pareggio nelle ultime 6 partite nel campionato di Serie A di calcio a 5 e ha ora solo quattro punti di vantaggio sul nono posto, che è il primo che non garantisce l'accesso ai playoff: “Siamo una squadra forte, fatta di uomini e di calcettisti che ci invidiano tutti. Non attraversiamo un buon momento, è vero, ma fino ad ora non ci ha messo i piedi in testa nessuno, nemmeno nelle sconfitte. Ci metto la faccia in veste di capitano e mi assumo tutte le responsabilità del momento negativo. Contro la Came Dosso la colpa della sconfitta è mia, così come in occasione delle altre battute d'arresto. Chiedo scusa ai miei compagni di squadra e ai tifosi. Sabato torneremo quelli di un tempo. Ritrovare il sorriso e l’entusiasmo è una priorità. Solo la vittoria può permetterci di tornare a avere un animo disteso. Attendiamo il Genova. Lo batteremo, lo prometto.”
Capitolo allenatore e mercato: “Non è nei programmi tagliare nessuno e a questo punto della stagione il regolamento non lo permette. Il tecnico Batusta non è in discussione. I laterali offensivi Martinez e Mareco? Abbiamo fatto di tutto per portarli ad Avellino, ma abbiamo problemi di tesseramento. Le possibilità di vederli qui sono basse. Conto, però, sul ritorno di Abdala. Non ci aspettavamo il suo addio come quello di Menzeguez. Tornando ad Abdala, ci siamo sentiti ieri e spero che possa ritornare. Siamo pronti ad accoglierlo.”
Si avvicinano le Final Eight, in programma dal 26 al 29 marzo a Faenza: “Daremo tutto per portare la Coppa Italia a casa. Questa squadra ha dimostrato, nelle gare secche, di giocarsela contro chiunque. Non abbiamo la profondità di rosa che hanno Pesaro, l’AcquaeSapone e il Rieti, ma siamo la Sandro Abate ed abbiamo un sogno nel cuore. Portare il trofeo ad Avellino.”
Abate è, infine, perentorio sull'eventualità di veder giocare la Sandro Abate dove dovrebbe, ovvero ad Avellino: “Abbiamo zero possibilità su cento di giocare ad Avellino. Inutile illudersi o prenderci in giro. Di giocare in città non se ne parla proprio. Non ci sono i tempi, non ci sono modi. Il regolamento ci impone entro il prossimo 30 giugno di comunicare alla Divisione la struttura designata adospitare le gare interne. Al momento, di sicuro non giocheremo qui. Non sappiamo dove andremo, cosa faremo, chi ci ospiterà.”