Area Riformista aderisce alla iniziativa in corso nel Pd per annullare le primarie, in luogo di una candidatura unitaria nel segno del rinnovamento. Con una nota congiunta, i tre esponenti di Area riformista, il Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, il deputato Guglielmo Epifani e Massimo Paolucci, vice capodelegazione degli eurodeputati Pd, prendono posizione, spiegandone le ragioni. «Dalle straordinarie vittorie del centrosinistra napoletano, iniziate nel ‘93, sono trascorsi ormai venti anni», premettono.
«Quel lungo ciclo si è chiuso con la sconfitta alle precedenti regionali e il ‘disastro’ delle comunali di Napoli». A questo punto, proseguono «dopo due decenni anche il più incallito conservatore dovrebbe considerare scontata l’urgente necessità di mettere in campo una nuova classe dirigente per i nostri vertici istituzionali e nuove idee per lo sviluppo della Campania». Occorre dare spazio alla politica nel segno del rinnovamento, affermano:?«Faremmo un grave torto alla ricchezza del Pd campano se le prossime primarie dovessero trasformarsi nel replay ‘datato’ di un vecchio film sempre con gli stessi protagonisti».
In questo senso, i tre esponenti indicano le criticità delle attuali primarie convocate per il primo febbraio:?«Senza innovazione politica e culturale, le primarie si trasformano, inevitabilmente, in una un’inutile e dannosa rissa interna che, invece di ricostruire una rete democratica di partecipazione, genera delusione verso il perpetuarsi di vecchissime pratiche che con la ‘bellezza’ delle primarie non c’entrano nulla». De Caro, Paolucci ed Epifani si rivolgono direttamente, in questo messaggio, a quello che un tempo veniva definito il popolo delle primarie. «Ai tanti militanti ed elettori che giustamente vogliono poter concorrere alla scelta del candidato, non possiamo tacere o minimizzare le difficoltà», spiegano. «Chi, come noi, vuole difendere le primarie come strumento democratico di partecipazione, non può tacere o sottovalutare i rischi che queste possano essere macchiate da condizionamenti di ogni tipo e assenza di un vero confronto sui programmi».
Il precedente negativo del 2011, la consultazione per scegliere il candidato sindaco di Napoli è recentissimo:?«Noi non vogliamo che si ripeta il disastro di Napoli: sarebbe un clamoroso regalo al centrodestra:?serve responsabilità da parte di tutti». Per questo, «salutiamo con favore l’iniziativa e la proposta avanzate da una fetta rilevante del partito campano che va nella nostra stessa direzione».
E concludono con un proposito che rappresenta un impegno sulla individuazione della figura in grado di incarnare il rinnovamento auspicato:?«Da oggi il problema di una candidatura di rinnovamento e unitaria dal profilo in grado di aprire una pagina nuova nella vita della Campania si pone con più forza». Paolucci ha replicato alle dichiarazioni rese da Caldoro al convegno avellinese sui fodi europei. «E’ preda di deliri pre-elettorali, vede la realtà capovolta», ha affermato l’eurodeputato. «La Campania da lui governata è considerata, in Italia e in Europa, Regione ‘canaglia’ nell’utilizzo dei fondi europei». E spiega:?«E’ scritto in tutti i documenti ufficiali, a comimnciare dalla terza ‘Relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale’ della Commissione Ue del luglio scorso, che classifica la Campania come Regione peggio amministrata d’Europa...».
Christian Masiello