Ariano, cumuli di rifiuti, ecoisole in tilt e randagi: botta e risposta

Da un lato il gruppo di minoranza e dall'altro l'assessore Toni La Braca

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A breve via i cassonetti dalle strade, attualmente presi di mira da numerosi cani randagi ovunque...

Ariano Irpino.  

E' scontro politico ad Ariano Irpino sulla questione rifiuti. Da un un lato lato il gruppo di minoranza in consiglio comunale che in una nota congiunta scrive:

"Dopo mesi di annunci trionfalistici, riunioni celebrative, selfie e filmati melensi, dopo aver speso un cospicuo finanziamento mirato allo specifico settore (di quelli che incredibilmente nemmeno l’amministrazione comunale arianese è riuscita ad evitare), ecco lo spettacolo indecoroso che i visitatori abituali del cimitero si trovano davanti una qualsiasi domenica mattina.

Uno spettacolo da terzo mondo (con tutto il rispetto per il terzo mondo), con una serie di cassonetti anni ‘70 sistemati accanto a quelli intelligenti, nei quali i cittadini sversano di tutto, alla faccia della raccolta differenziata, e che attirano, oltre ad animali meno nobili, decine di cani randagi, spesso aggressivi e pericolosi per i passanti. Uno spettacolo analogo a quello di tutti gli altri siti in cui sono stati sistemati i cassonetti futuristici, nessuno escluso.

Ci spieghi il sindaco, con la sua amministrazione, il perchè di tanto degrado. Ci spieghi se il clamoroso flop dei cassonetti intelligenti sia addebitabile ai cittadini residenti o piuttosto, come sembrerebbe, alla inadeguatezza di quegli impianti, adatti ai numeri e alle esigenze dei centri storici e non delle contrade. E soprattutto si attivi immediatamente, anche come massima autorità sanitaria cittadina, per il ripristino di condizioni minime di civiltà, di igiene e di sicurezza. Perché una città si amministra con i fatti, non con le chiacchiere".

Dall'altro l'assessore Toni La Braca che risponde così attraverso una dettagliata nota: 

"Mi dispiace vedere foto di bidoni stracolmi utilizzate come strumento per criticare le ecoisole, senza però analizzare le vere cause del problema. Non possiamo semplicemente additare le nuove tecnologie come un fallimento, trascurando che la questione nasce da fattori più complessi, come l’utilizzo improprio da parte di utenze servite dal porta a porta e, talvolta, da cittadini di altri comuni che scaricano nei nostri punti di raccolta. Su questo tema, credo sia necessario fare chiarezza, anche perché, in qualità di amministratore, mi sento direttamente coinvolto.

Il Pnrr ci ha offerto un’opportunità preziosa per migliorare la gestione dei rifiuti, dotandoci di macchinari e sistemi innovativi per aumentare l’efficienza della raccolta differenziata. Attualmente, la nostra città adotta tre modelli:

1. Porta a porta spinto (centro storico, Cardito, Martiri).
2. Semi porta a porta con bidoni Jolly (San Liberatore, Serra, Stillo).
3. Punti di raccolta automatizzati (contrade e case sparse).

Proprio i punti di raccolta sono stati recentemente potenziati con l’introduzione delle ecoisole informatizzate, un sistema all’avanguardia ormai diffuso in molte città italiane. Nonostante le critiche, questo modello offre vantaggi importanti:

Costi contenuti: evitare di estendere il porta a porta alle contrade consente di mantenere una tassazione più bassa (fino al 40% in meno).

Efficienza: richiede pochi minuti per conferire i rifiuti e permette di evitare gli alti costi operativi di un porta a porta esteso.
Tuttavia, il cambiamento comporta inevitabilmente delle difficoltà. A febbraio, i vecchi bidoni esterni saranno rimossi e le ecoisole saranno video-controllate. Gli abbandoni saranno sanzionati, ma dobbiamo riconoscere che il sistema, pur valido, necessita di tempo e di supporto agli utenti per essere pienamente operativo.

1. Stratola: Il lettore di codici ha un malfunzionamento che sarà risolto la prossima settimana con la sostituzione del componente.

2. Camporeale: Il sensore per la plastica, danneggiato, è stato già riparato.

3. Abbandoni illeciti: Il proprietario del materasso abbandonato è stato identificato e sanzionato.

Inoltre, stiamo ricevendo numerose richieste di voltura da parte di cittadini che stanno regolarizzando le utenze, spesso ancora intestate a persone non residenti o decedute. È comprensibile che il passaggio al sistema informatizzato comporti inconvenienti iniziali: chi riscontra problemi, come la mancata autorizzazione all’uso delle ecoisole, è invitato a recarsi presso l’ufficio ecologia per ricevere assistenza.
A partire da febbraio, introdurremo un numero di assistenza dedicato agli utenti, per garantire un supporto più tempestivo e risolvere le criticità che emergeranno.

Non possiamo negare che l’adozione delle ecoisole sia stata accompagnata da disagi e difficoltà tecniche. Tuttavia, è fondamentale affrontare il problema con senso critico, distinguendo tra le lacune organizzative e le responsabilità individuali. L’abbandono illecito dei rifiuti non è una conseguenza diretta delle ecoisole, ma di comportamenti incivili che danneggiano l’intera comunità.

Ringrazio, infine, tutti coloro che, con impegno e senso civico, stanno collaborando per rendere Ariano una città più pulita e organizzata. La transizione richiede tempo e sacrificio, ma i benefici, sia economici che ambientali, saranno tangibili per tutti. Il cambiamento non è mai facile, ma è necessario".