Le organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, UgIM-Ugl e Fismic-Confsal hanno espresso profonda preoccupazione dopo le dimissioni dell'intero gruppo dirigente di IIA, inclusi il Consiglio di Amministrazione e l'Amministratore Delegato. In risposta a questa situazione di crisi, le organizzazioni sindacali hanno richiesto l'immediata convocazione di un tavolo di crisi per affrontare la situazione attuale dell'azienda.
Nelle ultime settimane, si sono diffuse voci preoccupanti riguardo alle possibili aperture di procedure concorsuali e alla creazione di bad e good company. Questi percorsi, se intrapresi senza un confronto e una condivisione con le rappresentanze dei lavoratori, incontreranno una forte opposizione da parte delle organizzazioni sindacali. La situazione attuale, che non è stata gestita né dai soci né dal Ministero competente, sta portando al blocco totale delle attività dell'azienda.
Non solo la produzione è ferma da diversi mesi, ma ci giungono notizie che le società che gestiscono il servizio di manutenzione presso i clienti hanno sospeso le loro attività. Questa situazione, se confermata, causerebbe ulteriori danni e aggraverebbe una situazione già complicata per l'azienda, che attualmente sembra essere completamente fuori controllo.
Nonostante le richieste delle organizzazioni sindacali, fino ad oggi non è pervenuta alcuna convocazione da parte del Ministero competente. Questa mancanza di risposta aumenta le preoccupazioni dei lavoratori che, fino ad ora, hanno lavorato per preservare un'importante risorsa industriale strategica per il Paese.
Pertanto, se il tavolo di crisi non verrà convocato nei prossimi giorni, i lavoratori degli stabilimenti di Bologna e Flumeri organizzeranno un presidio presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 6 luglio dalle ore 14. L'obiettivo di questa manifestazione sarà attirare l'attenzione sulle gravi conseguenze che potrebbero derivare dall'attuale situazione di IIA.
Le organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, UgIM-Ugl e Fismic-Confsal continuano a monitorare attentamente la situazione e rimangono impegnate nella difesa degli interessi dei lavoratori e nella salvaguardia di un'importante risorsa industriale per il Paese.